Una mia incrollabile fede é rappresentata dalla pesca nei torrenti alpini, dove ogni trota é ricercata, agognata e sudata. 

Il ricordo corre veloce lungo un sentiero che sale tortuoso in una valle laterale, dalla quale sgorga un meraviglioso torrente dalle acque chiare, fresche e limpide che si esibisce in una cascata maestosa. 

Ancora una volta mi trovo ad affrontare salite irte e impegnative, un  passo deciso dopo l'altro alla ricerca di fario rustiche e selvatiche.
La fatica si fa sentire, ma il peso dello zaino svanisce di fronte ai meravigliosi paesaggi tipici delle nostre valli alpine. 

È una pesca nella quale conta molto l'avvicinamento allo spot, spesso reso difficoltoso dalla vegetazione e dalla conformità del terreno.
La trota (soprattutto quella di grossa taglia) infatti potrebbe intanarsi al minimo rumore sospetto. A determinate quote inoltre l'aspetto climatico é soggetto a variazioni repentine che influiscono inevitabilmente sul comportamento dei salmonidi. 

Dal punto di vista delle attrezzature se non altro é molto meno complicato.
Se affronto il torrente a spinning, utilizzo una canna da 1,80 max 2,10m con mulinello da 2000, max 2500, imbobinato con nylon 0,18mm max 0,22.

Il parco esche sarà ridotto al minimo indispensabile, ovvero: immortali rotanti del 2, piccoli minnow da 3-5cm e qualche ondulante. 

Se pesco a Mosca, mi riferisco soprattutto alla secca, in particolare quella 'in caccia', adopero una canna di 7 piedi o al max 9 a seconda se il torrente é infrascato o meno.
Una canna lunga mi consente di 'appoggiare' la mia imitazione senza effettuare falsi lanci. 

Coda di tipo 4 DT con un finale dello 0,16mm abbastanza corto per facilitare la ferrata sulle rapide bollate.

Come artificiali prediligo imitazioni di buone dimensioni, ovvero ami dal nr. 14 al 10, molto vaporose e di svariati colori per stimolare l'aggressività della fario.

Di acqua e catture sotto i ponti ne son passate anche quest'anno, confido che mi divertirò anche l'anno prossimo...