Cava Tesio, bocciata la mozione delle minoranze
di Cesare Fumana

La maggioranza compatta ha bocciato la mozione unitaria delle minoranze che chiedeva l'annullamento della delibera della convenzione sulla cava del Tesio


Consiglio comunale animato ieri sera, giovedì 29 dicembre, a Gavardo. All’ordine del giorno la mozione congiunta dei gruppi di minoranza per l’annullamento e la revoca della convenzione con la ditta Fassa per la cava sul monte Tesio, in località Strubiana.

Le minoranze chiedevano di “dare mandato alla Giunta di ricontrattare i contenuti della convenzione con la ditta Fassa, avendo come obiettivo prioritario la realizzazione di un percorso alternativo di accesso alla cava in località Strubiana-Monte Tesio, con minore impatto ambientale possibile, e il divieto in modo assoluto al transito nel centro abitato del Comune di Gavardo, in particolare via degli Alpini e via Fornaci, dei veicoli pesanti diretti alla cava in oggetto” e di “impegnare, inoltre, la giunta a condividere nelle sedi istituzionali opportune il percorso e le modalità che consentano di individuare possibili diverse soluzioni che garantiscano i diritti primari dei cittadini e non solamente le legittime istanze degli operatori”.

La capogruppo di Gavardo Rinasce
, Manuela Maioli, ha letto integralmente la mozione, nella quale si evidenziavano le compensazioni inadeguate, i problemi alla viabilità, con le criticità per il passaggio di mezzi pesanti e gli eventuali danni che tale passaggio potrebbe arrecare alle abitazioni, oltre alle istanze portate avanti dal Comitato di volontariato per la salvaguardia del Tesio con la raccolta di più di 700 firme di cittadini gavardesi.

Sono seguiti gli interventi di tutti i consiglieri di minoranza.
Silvio Lauro, capogruppo di Gavardo in movimento, ha messo in evidenza un inspiegato e repentino cambio di atteggiamento dell’amministrazione comunale nei confronti dell’azienda in sede di Conferenza dei servizi, quando prima venivano evidenziati i problemi di viabilità non idonea e i quelli relativi alla sicurezza e la salute dei cittadini, mentre alla fine si è giunti ad una compensazione irrisoria di 63mila euro, più 20mila per le riasfaltature, sufficienti per soli 200 metri di strada.

Da parte delle consigliere di Gavardo Rinasce
sono stati evidenziati il mancato coinvolgimento delle minoranze nella stesura della convenzione, senza la convocazione della commissione Ambiente e territorio, la scarsa documentazione fornita al tempo della presentazione in consiglio comunale e un comportamento molto diverso rispetto, ad esempio, alla convenzione con la cava del Budellone, che vede, fra l’altro, coinvolta la stessa azienda, con un ben altro tipo di compensazione (strada alternativa per evitare via Fornaci e nuova rotonda con la ex provinciale).

Per la maggioranza ha risposto il vicesindaco e assessore alle Cave Sergio Bertoloni che ha ribadito le posizioni già note dell’amministrazione comunale: “È stato valutato con i tecnici e con il segretario anche l’annullamento della delibera – ha spiegato il vicesindaco –, ma si è convenuto che non sarebbe stato opportuno per il Comune, che rischierebbe di essere completamente bypassato dall’azienda, qualora facesse valere le proprie ragioni presso la Provincia”.

La mozione è stata quindi bocciata dalla maggioranza.

Nel corso del dibattito non sono mancate voci di protesta dal pubblico, dove sedevano una quarantina fra residenti e membri del comitato, richiamati più volte dal sindaco Emanuele Vezzola a mantenere il silenzio.
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