Castel Condino ringrazia il dott. Antolini
di Aldo Pasquazzo
Una targa ricordo al medico che per 35 anni si è preso cura della salute dei concittadini in occasione della festa di fine anno con la banda e la presentazione dei diciottenni
Castel Condino ha presentato non solo i propri diciottenni ma in occasione di queste festività ha evidenziato il ruolo della propria banda e pure ringraziato il proprio medico Mauro Antolini che dopo 35 anni di servizio se ne andato in pensione.
Un successo per un piccolo borgo che, legato alla certezza delle proprie radici, può ancora proporre una banda di oltre 40 elementi, che si esibisce costantemente per la propria comunità, ma non si esime da impegni esterni. Ma non solo: ogni qualvolta c'è un funerale, loro ci sono sempre ad accompagnare il concittadino verso la sua ultima dimora.
Il presidente della San Giorgio, Andrea Gara, si dichiara entusiasta dell'impegno dei propri suonatori e dei risultati raggiungi nel corso dell'anno e, conscio dell'importante patrimonio che gli è stato affidato, ricorda che è stata anche l'occasione per un allievo di entrare a far parte del sodalizio, nel reparto delle ance: Pietro Pozzi classe 2005, a significare che nuova linfa alimenta il gruppo, e che ulteriori 16 allievi stanno scalpitando, impegnati per ora nei corsi strumentali e di solfeggio.
É stata l'occasione in cui l'amministrazione comunale, sulle orme del progetto attivato dall'allora Comune di Condino, ora Borgo Chiese, ha presentato alla comunità i neo diciottenni: Pamela Bagozzi , Michele Pasi , Veronica Pozzi e Michela Salvetti, invitati ad essere membri attivi e partecipi della comunità.
Comunità che è formata da persone, alcune delle quali si distinguono per la propria dedizione, per il proprio operato, per l'attenzione rivolta alle famiglie nei momenti di difficoltà: con questa premessa il sindaco Stefano Bagozzi ha voluto consegnare una targa di ringraziamento al medico dottor Mauro Antolini per il servizio svolto costantemente per 35 anni a favore dell'intera comunità.
Ruolo fondamentale curato in maniera appassionata, sensibile ed attenta della persona che accompagna il proprio paziente, ne condivide le preoccupazioni, le difficoltà, i timori. Impegno che lo ha portato a coinvolgere non solo se stesso, ma anche la propria famiglia, oltre il limite del proprio dovere, seguendo fedelmente ogni principio vestendo spesso i panni di confidente ed amico.