Rivadossi, da fabbrica a luogo di svago
di Ubaldo Vallini

L'acquisto da parte dell'Amministrazione comunale, l'abbattimento, la bonifica, ora il recupero in chiave naturalistica. Il sito produttivo ex Rivadossi tornerà a produrre... benessere 


C’è una voragine, fra il municipio e la frazione Trebbio, ad Agnosine.
Segue per un tratto il corso del torrente Bondaglio, misura come due campi di calcio, due terzi dei quali fino a qualche anno fa erano occupati da un impianto produttivo.

Stiamo parlando dello spazio vuoto lasciato dalla scomparsa dello storico stabilimento Rivadossi, nel quale centinaia di valsabbini hanno lavorato ottone fin dal 1921.
Uno spazio che da luogo di produzione si trasformerà presto in luogo di svago.

L’operazione, che richiederà un investimento di circa 200 mila euro, che saranno interamente coperti dal Comune grazie a fondi derivati da oneri di urbanizzazione, inizierà e si concluderà entro il 2017.

«Una stradina sterrata buona per le passeggiate seguirà il corso del Bondaglio unendo le vie Marconi a monte e Scalette a valle – ha spiegato ieri Marco Alioni, il tecnico comunale, in occasione di un sopralluogo effettuato in compagnia del sindaco Giorgio Bontempi e del suo vice Paolo Bernardelli -. Ci sarà l’impiego massiccio dell’ingegneria naturalistica per la realizzazione di terre armate, di terrazzamenti e staccionate, che avranno il compito in simbiosi con l’opportuna piantumazione, di celare le parti che oggi sono in cemento a vista e rendere sicuro l’accesso da parte della popolazione».

Ci vorrà qualche anno perché tutto sia assestato a dovere, poi ci sarà anche la possibilità di utilizzare quegli spazi installando attrezzature per lo svago.
Solo più avanti e ovviamente cercando altre forme di finanziamento, sarà possibile andare oltre: scoperchiare il Bondaglio, che al momento scorre intubato sotto alla struttura, per ricavarne un inedito parco d’acqua.

Un “assaggio” di quanto possa essere suggestiva una soluzione ultima di questo tipo, è dato dalla presenza, a valle del sito, di alcune canalizzazioni che precedono e seguono un antico lavatoio, a due passi da un ponte ad arco di epoca romana.

«Stiamo investendo per rendere ancora più bello il territorio, recuperando un’area centrale di Agnosine, evitando che ci siano luoghi abbandonati o poco sicuri e andando così a migliorare sensibilmente la qualità della vita di tutti» ha detto il sindaco Giorgio Bontempi.

L’operazione di demolizione della ex Rivadossi, dopo che l’area produttiva era stata acquistata per 500 mila euro dal Comune, è costata altri 700 mila euro: è cominciata nel 2011 e si è conclusa con la bonifica nel 1015.
Le necessarie verifiche sullo stato del luogo si sono portate via i mesi rimanenti fino a oggi.

«Ora è tempo di restituire quello spazio alla collettività, sistemato a dovere. E’ l’obiettivo dell’Amministrazione comunale.

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