Preso il bandito seriale: ha «firmato» 7 rapine
Il bandito seriale che in undici mesi avrebbe messo a segno almeno sette rapine in banca nel Bresciano? Un insospettabile commerciante di Anfo che in passato aveva gestito con il padre una pizzeria a Idro. Un incensurato, trasformatosi in rapinatore.

Il bandito seriale che in undici mesi avrebbe messo a segno almeno sette rapine in banca nel Bresciano? Un insospettabile commerciante di Anfo che in passato aveva gestito con il padre una pizzeria a Idro. Un incensurato, trasformatosi in rapinatore. A vent’anni Cristian Regoli, oggi 34enne, aveva anche prestato servizio di leva nei carabinieri. E proprio carabinieri e polizia lo hanno arrestato ad Arco di Trento dopo che su di lui si erano concentrate le indagini.
Il giovane valsabbino è stato tradito dai sentimenti. Regoli è stato fermato mentre si recava dall’ex moglie per incontrare la figlia. Al 34enne di Anfo carabinieri e polizia sono giunti seguendo accertamenti tradizionali, potendo però contare sulla tecnologia. E insieme, presenti il colonnello Marco Riscaldati che comanda il Nucleo operativo del Reparto operativo di Brescia e Carmine Grassi, dirigente della squadra Mobile della questura, hanno illustrato l’operazione. A Cristian Regoli vengono attribuiti ben sette «colpi» - vedi tabella con l’elenco delle rapine a fianco -. La prima il 16 febbraio di un anno fa a Nave dove agì armato di taglierino. Le altre sei armato di pistola, probabilmente giocattolo. Nelle immagini delle telecamere delle banche si vede un uomo scavalcare il bancone e farsi dare i soldi: i colpi hanno fruttato in totale 70 mila euro.
Nella rapina dell’11 gennaio di quest’anno a Bovezzo non avrebbe agito da solo, ma con Francesco Gabrieli, 27 anni di Preseglie arrestato dai carabinieri il 28 gennaio dopo la rapina al Banco di Brescia di Rezzato. Nelle immagini si vede un uomo, che i carabinieri ritengono fosse Gabrieli, entrare in banca con un polso fasciato. Uno stratagemma per nascondere il taglierino e coprire un tatuaggio tra il pollice e l’indice. Gabrieli è stato arrestato per la rapina di Rezzato, ma la notizia non è stata rivelata proprio per non compromettere le indagini, così come segreto è stato tenuto l’arresto di regoli, avvenuto il 12 febbraio.
Le indagini dopo il fermo di Gabrieli hanno portato a clamorose novità, a chiudere il cerchio sugli autori di diversi altri colpo in banca. Il collegamento tra i due bresciani polizia e carabinieri lo hanno ricostruito attraverso un cellulare. Tra i nomi sul telefonino di Gabrieli compariva il nome «psicologo» con un numero che corrispondeva a quello di Regoli. E quest’ultimo era stato fermato durante un normale controllo davanti ad una banca. Forse studiava il piano. Analizzando i filmati delle banche rapinate, Polizia e Carabinieri hanno capito che il bandito era proprio l’ex esercente di Anfo.

 

di Franco Mondini da Bresciaoggi

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