L'antica fornace non c'è più
E' crollata quasi del tutto l'antica fornace della Paul, a Idro. Ha avuto un ruolo fondamentale nella zona, fin da quandoè stato necessario produrre mattoni e coppi per realizzare la magnifica Rocca d'Anfo. La denuncia del Forum Aqua Idro

 
Buongiorno direttore,
è nostra intenzione segnalare con profondo rammarico, l’opera di parziale demolizione del complesso universalmente conosciuto come “Le Fornaci”, insistente nei pressi della località “Paül”, a nostro avviso sito di incalcolabile importanza, una vera e propria testimonianza vivente (in realtà sarebbe assai meglio dire: “morente”) di una Idro sì scomparsa, ma alla quale tutti noi dobbiamo moltissimo.

Nel frattempo, apprendiamo con gioia sincera del successo che riscuote la valorizzazione della Rocca d’Anfo, ma proprio perché siamo da sempre convinti che la riscoperta storica del nostro territorio non possa avvenire in maniera zoppa ed incoerente, da tempo avremmo voluto che anche per “Le Fornaci” (che tanta parte hanno avuto, con la loro produzione, nella manutenzione e ampliamento della Rocca stessa) potesse concretizzarsi la stagione della rinascita.

E invece, come detto, ne dobbiamo registrare una parziale abbattimento.
Non vogliamo futilmente sindacare su imminenti ragioni di sicurezza o quant’altro, inoltre sappiamo bene come il periodo attuale non consenta ai vari enti l’ideazione e la valorizzazione di progetti ad ampio respiro.

Però ovunque, nelle nostre valli e altrove, possiamo registrare costante opera di sacrosanto recupero di complessi di archeologia industriale assai più modesti del nostro per importanza storica e per dimensioni fisiche.

L’intento di queste nostre righe non vuole essere polemico; del resto il dolore che sempre ci arreca l’irreparabile perdita di “pezzi” di Storia, la nostra Storia, non ce ne lascia nemmeno la forza.

Con esse vogliamo soltanto dare voce proprio a questo nostro dolore
; vogliamo chiamarci fuori (almeno questo ci sia consentito) dall’indifferenza quasi unanime che investe tutto ciò che appartiene al “passato”, e dall’ossequiosità acritica, ottusa e irresponsabile che invece viene riservata a tutto ciò che è percepito come innovazione, portatore di (chissà quali, poi) benefici, quasi fosse esclusivamente quest’ultimo a detenere un valore, mentre il primo potesse essere dimenticato e smaltito come inutile e ingombrante cianfrusaglia.

“Non c’è chioma senza radici” recita invece il nostro motto, che oggi più che mai pare un grido colmo di afflizione e che, oggi più che mai, noi vogliamo ribadire, di fronte all’ennesima radice spezzata insanabilmente.

Forum Aqua Idro - 28/11/16
 
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