Carpe Diem
di Elio Vinati

Cogliere l'attimo è la filosofia che accompagna spesso e volentieri le mie uscite di pesca.


Focalizzo l'attenzione in questo articolo non su un predatore ma su un pesce che è un autentico grufolatore dei fondali e vanta un numero sempre crescente di appassionati: la carpa (Cyprinus carpio).

Appartiene alla famiglia dei ciprinidi e predilige le acque calme o a debole corrente ricche di vegetazione a fondo melmoso. Le nostre acque ospitano sia la carpa comune o "regina",il cui corpo è completamente ricoperto da squame, sia quella "a specchi" caratterizzata invece dalla pelle più liscia e da rade e grosse scaglie sui fianchi. È nota per la sua potenza ed elevata combattività.

Per questi motivi ricordo che qualche tempo fa ho accettato l'invito di alcuni colleghi ad andare in un carpodromo nella bassa bresciana. Sicuramente non sono pesci selvatici ma è un ottimo test per capire l'indole di questo animale. Non dispongo chiaramente delle attrezzature specifiche di chi pratica abitualmente il carp fishing, ma mi adatto con una bolognese da 4m e un nylon dello 0,25-0,30mm, pescando a fondo poco distante da riva.

Prima di iniziare bisogna effettuare una sostanziosa "pasturazione" a base di farine preparate (in commercio ve ne sono di diversi "gusti" e aromi) al fine di attrarre i ciprinidi a portata delle nostre esche. L'abboccata si manifesta in due maniere: o con una lenta progressione della lenza, oppure con una partenza a razzo.

Pertanto è sempre opportuno lasciare bene aperta la frizione del mulinello. Ricordo ancora la prima ferrata: la sensazione è quella di avere dall'altra parte della lenza un autobus in piena velocitá, solo che non conosce fermate. Il combattimento è caratterizzato da potenti fughe inframezzate da violentissimi scossoni, da picchiate verso il fondo a volate a pelo d'acqua (con tanto di schiena che si materializza in superficie). È veramente incredibile come la carpa reagisca alla cattura.

Ovviamente sono spesso tornato al carpodromo, soprattutto la sera in estate. Rimembro infatti il laghetto costellato da tante piccole luci emesse dagli "starlight" inseriti sui galleggianti.

Ho fatto bene a cogliere quell'opportunità di cimentarmi con la pesca a un pesce per natura pacifica ma che sa scatenare l'inferno una volta incannato, carpe diem...
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