Trasferimento Waris, dipendenti preoccupati
di Aldo Pasquazzo

L’azienda con sede a Condino di Borgo Chiese si trasferirà a Storo. Un’assemblea dei lavoratori per conoscere i programmi futuri dell'impresa


Questo giovedì, in occasione della preannunciata assemblea sindacale in Waris a Borgo Chiese, i dipendenti hanno avuto modo di conoscere a sommi capi programmi e destini.

Al momento di andarsene nessun commento, ma attese tante. Comunque, anche questo venerdì, per cominciare, non si è lavorato e dalla settimana prossima via alla turnazione a rotazione che dovrebbe riguardare circa la metà dei dipendenti che al momento sono una quarantina.

Lo stesso rappresentante dei lavoratori ha fatto intendere che l'azienda ha prospettato una programmazione destinata ad essere rispettata. Non ci saranno tagli di personale - al di là di qualche mancato rinnovo - e la cassa integrazione è solo dovuta al trasloco degli impianti dalla attuale sede di via Sorino, di Condino (ex area Feltrinelli), alla ex Lowara di Storo.

Settimana dopo settimana lavoratori e lavoratrici saranno informati su quanto fatto e su quanto si andrà a fare. Al momento non è possibile sapere con esattezza coloro che saranno interessati al provvedimento, considerato che le procedure previste comportano tempi ed esigenze legate alla disponibilità di coloro che dentro la nuova Waris andranno a completare i rami produttivi.

Stando a quanto definito, il graduale trasloco di macchinari inizierà alla fine di questo mese ed entro gennaio 2017 il gruppo potrebbe a sua volta iniziare la produzione nella nuova sede. Nel frattempo a far fronte ad eventuali esigenze di mercato si farà ricorso a scorte di magazzino che sembrano abbondare.

"I tempi sono quelli anche dal fatto che si procederà secondo programmi concordati " confermava al telefono da Milano il direttore generale Paolo Emanuele Ghiotto. Il manager veneto è non solo fiducioso ma pure convinto che la realtà Waris avrà prospettive e un futuro.

In casa Pizzini & Melzani, a cui fa riferimento la consociata di famiglia, si torna a dire che non ci saranno variazioni rispetto a quanto anticipato e che il ricorso alla Cassa integrazione non deve allarmare, dato che si tratta di una questione solo momentanea e per lo più dovuta al trasferimento degli impianti dalla casa madre di via Sorino alla ex Lowara di Storo.

In assemblea nessuno dei dipendenti ha preso la parola. A relazionare era solo il sindacalista, verso il quale i lavoratori hanno da sempre manifestato massima fiducia.
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