Lo soccorrono, ma lui era evaso
di redazione

Doveva essere agli arresti domiciliari, ma dall'interno dell'appartamento non arrivava nessun segnale. Così sono dovuti intervenire ambulanza e vigili del fuoco

 
Gran movimento di mezzi di soccorso ieri mattina poco prima delle 11 nella "stretta" di via Mazzini a Odolo, dove si sono dati appuntamento carabinieri, ambulanza e vigili del fuoco.
Un dispiegamento di mezzi grazie al quale in men che non si dica e senza causare troppi danni, i militari sono riusciti ad entrare nell'appartamento al primo piano dove pensavano di trovare in difficoltà di salute, o forse peggio, un marocchino 37enne.

Il motivo c'era: l'uomo, una vecchia conoscenza dei carabinieri di Sabbio Chiese, che lo avevano arrestato già almeno tre volte, stava scontando un periodo agli arresti domiciliari ed un mese fa era stato anche ricoverato in ospedale per una violenta crisi epilettica. 
Il timore che un attacco si fosse ripetuto, e che nel cadere potesse essersi fatto male, era dunque comprensibile.

Invece no: all'interno dell'appartamento non c'era nessuno.
Quindi di evasione si tratta, avvenuta durante la notte.
In occasione dell'ultimo controllo, dei tre circa che vengono effettuati giornalmente cioè la sera precedente, l'uomo era infatti regolarmente in casa.

E' possibile che il 37enne, presente in Italia da 25 anni almeno
, con un passato da muratore e da spacciatore, si sia dato alla clandestinità per raggiungere la terra natia dove, una ventina di giorni fa aveva fatto trasferire moglie e figli.
I carabinieri comunque lo stanno cercando per capire che fine abbia fatto.

161117_odolo.jpg