Finta ristoratrice truffa commerciante bagosso
di Ubaldo Vallini

 L’ha “cucinato” per bene e se n’è andata via con due forme di prezioso bagòss che teneva in cantina, pagandolo con un assegno rubato. Valore circa 800 euro


A raccontarla lui stesso, Andrea Pelizzari, negozio di alimentari nella centralissima via San Giorgio a Bagolino: «Meglio che lo sappiano tutti, perché è già la seconda volta che succede e non vorrei che altri rimanessero fregati allo stesso modo».

A mettere in scena il raggiro una «signora di mezza età, ben vestita, accento bresciano, forse della Bassa» questo è stato riportato nella denuncia ai carabinieri, che stanno indagando.

La donna è entrata all’Alimentari “Da Nello” venerdì 4 novembre, verso sera, chiedendo di acquistare del formaggio bagòss, presentandosi come la proprietaria di un noto ristorante cittadino.

«Mi fido poco dei clienti nuovi, così l’ho fatta parlare del suo lavoro, delle persone che già conosco nell’ambiente e le risposte sono sempre state quelle giuste» dice Andrea, che da un paio d’anni si occupa del negozio che era stato a lungo gestito del padre Lionello (Nello).

Lei cercava «un bagòss buono, ma non troppo costoso, perché doveva servire per cucinare, non consumato a crudo».
Andrea l’ha accompagnata fino in cantina, ha concordato il prezzo e quella, contenta di quanto era stato pattuito, ha deciso di acquistarne due forme.

«Si trattava di una bella cifra: coi clienti nuovi noi pretendiamo il bonifico anticipato, ma era venerdì sera e... insomma, mi sono lasciato convincere ad accettare un assegno. Per la fattura mi ha detto di aver fretta, che mi avrebbe mandato gli estremi via mail. Io stesso l’ho accompagnata all’auto dove ho caricato le due forme di formaggio».

Il dubbio è venuto subito dopo che quella era partita
: «Cosa ci faceva una ristoratrice di Brescia a Bagolino il venerdì sera? Non aveva altro da fare?».
La conferma il lunedì mattina in banca, quando Andrea si è presentato con l’assegno risultato poi “smarrito”, forse rubato o acquistato al mercato nero.

Assegno tarocco come quello incassato da un allevatore di Bagolino una settimana prima, da una "signora” descritta allo stesso modo, ma per una cifra di molto inferiore: «Già ì capitata proprio ad uno dei miei fornitori, peccato che me l’abbia detto solo dopo che era successo anche a me».

.foto: Andrea Pelizzari nella sua cantina; il negozio su via San Giorgio.

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