A San Martino castagne e vino
di c.f.

La festa di San Martino in Valsabbia è particolarmente sentita a Treviso Bresciano dove è il santo del mantello è il patrono. Sabato una passeggiata al chiaro di luna e una castagnata solidale


L’11 novembre è la Festa di San Martino,
vescovo di Tours nel IV secolo, uno dei santi più celebri fin dal Medioevo perché a lui sono connessi tanti detti, proverbi, riti, usanze e tradizioni gastronomiche in molti luoghi d’Italia e d’Europa.

Ecco alcuni detti e proverbi: “Per San Martino ogni mosto diventa vino”; “Per San Martino cadon le foglie e si spilla il vino”; “A San Martino castagne e vino!”; “Per San Martino castagne, oca e vino!”.

Sempre in Italia, la Festa di San Martino è legata alla cosiddetta estate di san Martino che si manifesta, in senso meteorologico, all’inizio di novembre e dà luogo ad alcune tradizionali feste popolari.

San Martino è conosciuto per il aver tagliato a metà il suo mantello da giovane cavaliere per fare coprire un povero tremante dal freddo. Questo lo identifica come modello di carità. La festività dedicata al Santo ha origini in Francia dove si festeggia con falò e tradizioni contadine. Qui, il simbolo della festa è l’oca poichè la leggenda racconta che il giovane si nascose dietro un’oca pur di non essere ordinato vescovo.

In Valle Sabbia San Martino è patrono di Treviso Bresciano, dove al santo del mantello è dedicata la chiesa parrocchiale.

Quest'anno, nel ricordo dei 1700 anni dalla nascita del santo, l'associazione «La Combricola» in collaborazione con la parrocchia ha realizzato alcune speciali vetrate colorate con materiale di riciclo. È stato realizzato un trittico fatto di tappi di plastica collocato nella frazione Facchetti il 5 novembre e che ci rimarrà fino a domenica. Al centro si può ammirare la raffigurazione di San Martino di Tours a cavallo mentre taglia parte del suo mantello per donarlo al povero. Sullo sfondo la chiesa parrocchiale dedicata al patrono; a sinistra si può osservare San Giovanni Battista, mentre a destra appare Sant'Antonio da Padova, e anche per loro lo sfondo riprende scorci del paese.

Per mantenere viva la tradizione delle castagne del vino, questo sabato 12 novembre, per iniziativa dell'Amministrazione comunale, in collaborazione con il gruppo Cacciatori, in gruppo della Stella, la Protezione Civile, gli Alpini, la Consulta giovanile, il circolo Anspi e il GSO dell'oratorio, sarà proposta una castagnata benefica.

Per chi vorrà, alle 19 ci sarà una passeggiata al chiaro di luna con partenza dal Municipio, con arrivo previsto alle 20:30 sul colle di San Martino, dove si terrà una serata a base di castagne e vin brulé.

La quota di partecipazione è di 5 euro. L’intero ricavato sarà devoluto alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto.
In caso di pioggia l'evento sarà rimandato al sabato successivo.
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