Camillo Tarello rivive a Gavardo dopo 500 anni di oblio
di S.Z.

Domenica 30 ottobre, nella splendida cornice della chiesetta San Carlo a Gavardo, la compagnia teatrale “I Lonatesi” ha presentato l'anteprima della lettura scenica "Camillo Tarello come Colombo Genovese", dedicata al grande agronomo bresciano del '500


La Compagnia teatrale "I Lonatesi" di Lonato, paese natale del geniale agronomo magistralmente diretta da Pietro Arrigoni dà voce alle parole del dimenticato studioso.

Il testo "Ricordo d'agricoltura ", rielaborato dalla prof.ssa Emilia Nicoli e arricchito da spunti tratti dagli archivi storici, fa emergere un'interessante figura. Gli attori si susseguono e portano la parola di Tarello inframezzata dalle notizie del suo tempo, in un caleidoscopio di informazioni.

Accompagna e sottolinea alcuni passaggi il tappeto sonoro del picchettare e strofinare di quelle pietre che furono parte dell'intuizione dell'agronomo e soggetto delle critiche da lui ricevute. Lo spettatore viene coinvolto dalla narrazione della vita interessante di un uomo che ha assunto a tratti l'identità dello scienziato e del capitano di ventura.

Vengono citati episodi curiosi e sorprendentemente attuali per le loro tematiche. Si narra di innovazioni ostacolate, di tentati omicidi, di denunce, intrighi e persino di evasione fiscale.

Tarello fu un esploratore delle potenzialità della terra, paragonato a Cristoforo Colombo per l'audacia e la lungimiranza delle sue intuizioni. Un peccato che una simile figura sia stata così trascurata e dimenticata dai suoi stessi concittadini.
Con questa performance si offre un valido spunto di riflessione a chiunque abbia a che fare con il mondo dell’agricoltura.

Studenti di agraria e associazioni di categoria potrebbero riscoprire in una mezz'ora accattivante l'origine di modi acquisiti del loro operare.
 
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