«E'un invasione, non vi lasceremo soli»
di Val.

Toni decisi, senza azioni eclatanti al sit-in della Lega Nord di fronte alla Rocca. Fra le proteste anche quelle del gruppo di minoranza che vorrebbe maggior incisività del sindaco

 
Il primo a parlare è stato l’onorevole Stefano Borghesi: «In questi anni sono arrivate mezzo milione di persone e si è dimostrato che nell’ottanta per cento dei casi non avevano diritto ad essere considerati rifugiati. Ora sono clandestini che scorrazzano per il Paese. Ma vi pare una cosa seria? Che altro è questa se non un’invasione? Il ministro Alfano dovrà risponderne».

Un centinaio le persone presenti al sit-in organizzato dalla Lega di fronte alla Rocca d’Anfo, lungo la 237 del Caffaro.
Con Borghesi e sempre nelle fila del Carroccio, c’erano il segretario provinciale Paolo Formentini che ha parlato di emergenza sanitaria, di problemi di sicurezza e anche economici «visto che questa invasione viene sostenuta coi soldi pubblici, quindi di tutti noi».

Molti gli amministratori valsabbini e per loro ha parlato il presidente comunitario Giovanmaria Flocchini: «Non siamo d’accordo per i modi e perché non vediamo un futuro per questa politica dell’accoglienza, eppure avremmo accettato ugualmente la presenza di 3 o 4 profughi, ma non così no – ha detto -. Non è possibile che i sindaci diventino meri esecutori di ciò che viene deciso dallo Stato e che vengano sistematicamente scavalcati nella gestione del territorio.
Cosa ce ne facciamo degli incontri in Prefettura se il giorno dopo, qui ad Anfo come a Gavardo a Vobarno e altrove, ci ritroviamo con le cose fatte senza poter dire e fare nulla? Il prefetto in primis deve intervenire».

E c'era anche Diogene.
Fra i manifestanti, infatti, anche la minoranza anfese, con l'ex sindaco Gianpietro Mabellini dotato di lanterna.
Il moderno Diogene non cercava l'Uomo, ma risposte, direttamente da sindaco ed assessori.

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