Non solo Tomasi
di Giancarlo Marchesi

Vi sono ancora alcuni giorni per visitare la mostra «Armando Tomasi: all’orizzonte, luce», allestita negli ampi spazi espositivi dell’ex cotonificio De Angeli Frua, che si chiuderà il prossimo primo novembre. Il coinvolgimento della scuola


Un primo bilancio della rassegna, voluta dalla famiglia dell’artista e dall’Amministrazione comunale guidata da Maria Katia Vezzola, sotto il patrocinio del locale assessorato alla cultura, è senza dubbio positivo.

Grazie al fattivo interessamento del professor Dario Bellini, in queste settimane la mostra è stata arricchita di vari momenti e iniziative che hanno riscosso un notevole interesse di pubblico.
Si stima infatti che dopo l’inaugurazione, avvenuta scorso 17 settembre, la rassegna abbia fatto registrare oltre 600 visitatori, distribuiti nei diversi momenti.

Per la Valle, la novità è rappresentata proprio dalle iniziative collaterali che hanno accompagnato l’evento artistico dedicato alla figura e all’opera di Tomasi: dal concerto bandistico agli incontri dedicati all’arte, alle visite guidate ai musei d’arte contemporanea di Bergamo, Milano e Rovereto, alle improvvisazioni teatrali ai laboratori didattici.
E proprio questi ultimi hanno coinvolto il pubblico più giovane. 

Un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e l’Istituto “Perlasca” diretto da Antonio Butturini ha permesso ad un gruppo di studenti della sezione Grafica e Comunicazione dell’istituto valligiano di ricevere una formazione specifica, al fine di guidare i visitatori e gli alunni degli Istituti comprensivi di Vobarno, Vestone e Bagolino lungo il percorso espositivo tomasiano e nei laboratori didattici dedicati agli alunni della Scuola dell’infanzia della Primaria e della Secondaria di primo grado.

Questa iniziativa
voluta da Dario Bellini - che si è occupato della formazione degli studenti – e sostenuta da Licia Caraffini, docente referente della sezione Grafica e Comunicazione del Perlasca, rientra nel percorso di alternanza Scuola-Lavoro che ha visto coinvolti gli studenti delle classi conclusive della sede vobarnese dell’istituto superiore.

Per i ragazzi del Perlasca questa è stata una preziosa occasione, oltre che per avere un contatto diretto con il pubblico, per avvicinarsi in particolare alla storia dell’arte.
Stranamente infatti i programmi ministeriali dell’indirizzo di studi Grafica e Comunicazione non prevedono l’insegnamento una disciplina fondamentale come Storia dell’arte.

La mostra di Tomasi ha quindi avuto il merito di fornire ai giovani studenti importanti nozioni d’arte. 
Nell’organizzazione dei vari momenti, Dario Bellini, si è avvalso della preziosa collaborazione di Federica Bolpagni, storica dell’arte valsabbina e del fattivo aiuto del giovane studente universitario Stefano Salvi.
Non sono poi mancati i momenti di approfondimento, con la presentazione del catalogo generale della mostra curata da Martina Corgnati, critica d’arte, e le riflessioni di Alfredo Mazzocchi, dedicate ai collegamenti tra arte e matematica.

Il ricco calendario di eventi che anno affiancato la rassegna, si chiuderà il prossimo primo novembre con il laboratorio di Ginnica del segno tenuto da Giuliano Guatta.

 
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