Valsabbina, ecco il Comitato
di redazione

Nessuna intenzione di danneggiare l'istituto di credito valsabbino, anzi: il Comitato dice no alle azioni legali individuali o sotto forma di class action, si alla trasformazione della Valsabbina in una società per azioni


E’ stato presentato questa mattina il Comitato Soci della Banca Valsabbina.
Una delegazione dei soci fondatori ha presentato l’iniziativa che ha come obiettivo aprire un dibattito fra i 40 mila soci, per la maggior parte bresciani, sul futuro dell’istituto bancario il cui titolo azionario, dopo due anni di difficoltà di contrattazione sul mercato ristretto, si è quotato sul mercato Hi – Mtf subendo, nel giro di pochi mesi, una drastica riduzione del valore di scambio.

Rispetto ai 18 euro di inizio anno le ultime contrattazioni hanno fatto registrare un prezzo di 4,60 euro per azioni a fronte di una offerta di acquisto insufficiente a soddisfare gli ordini di vendita.
Il Comitato respinge l’ipotesi di azioni legali individuali o di gruppo (le cosidette class action) che rischiano di danneggiare la banca senza portare alcuna utilità agli azionisti risparmiatori.

Propone invece di seguire la strada avviata da altre banche popolari (una fra tutte il Gruppo UBI Banca) nella trasformazione in società per azioni ordinaria che permetta una maggiore appetibilità per acquisizioni istituzionali o imprenditoriali del titolo.
Inutile sperare che il titolo possa risalire se non a seguito di una ridefinizione globale delle regole di funzionamento e della governance della società.

Per questo motivo il Comitato chiede a tutti gli azionisti di Banca Valsabbina di aderire tramite il proprio sito alla proposta di convocazione di un’assemblea ordinaria dei soci che abbia come obiettivo la definizione di un programma di revisione del progetto industriale della Banca.
 
In allegato il documento di analisi e la composizione del consiglio direttivo del comitato.
 
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