E' giusto pagare la depurazione?
Durante l'incontro pubblico in programma per questo benenrdì sera alle 20.30 a Palazzo Morani in Prevalle, con Aqua Alma Onlus si farà il punto della situazione sui costi della depurazione a Prevalle


La cronistoria del servizio di depurazione in carico ad A2A inizia quasi vent'anni fa.
Cerchiamo di sintetizzare i passaggi più significativi.

Porta la data del 23 giugno 1998 il documento”Disposizioni attuative per la depurazione tra i comuni di Brescia (quale comune controllante di ASM), Prevalle, Nuvolera, Nuvolento, Paitone e Serle.
Porta la data del 6 luglio dello stesso anno l'atto di convenzione tra i comuni citati.

Il 17 febbraio del 99 viene stipulato un accordo di programma tra la Provincia di Brescia ed i 5 comuni.
Dopo di che la storia viene avvolta nella nebbia del tempo per riaffiorare dopo quasi 10 anni!

Porta la data del Dicembre 2008 lo “Studio di fattibilità di un impianto di pretrattamento dei reflui fognari e l'attivazione del collettore intercomunale esistente”.
Perciò dalla realizzazione di un depuratore vero e proprio si decide per un semplice impianto di pretrattamento in attesa di poter effettuare l'allacciamento al depuratore di Verziano che nel frattempo è stato adeguato per poter ricevere i reflui dei 5 comuni.

Tutto risolto dunque? Beh non esattamente.
Spieghiamo perché: l'impianto di pretrattamento si limita ad effettuare un trattamento fisico, nessun trattamento chimico.
Ciò non è sufficiente ad abbattere gli inquinanti derivati dall'attività domestica ed industriale nel rispetto della normativa vigente.

A riprova di ciò la Commissione Europea apre una Procedura di infrazione 2014/2059 – Attuazione in Italia della direttiva 1991/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane (ex Pilot 1976/2011/ENVI).

L'infrazione cita esattamente
“Sulla base delle informazioni disponibili, questo agglomerato risulta non conforme all'art. 4 perché non è stato dimostrato che tutto il carico generato riceve un adeguato trattamento secondario".
Tutto ciò viene confermato dalle autorità italiane.

Questo ci porta ad una riflessione riguardo gli oneri di depurazione.
Da gennaio 2007 il servizio di depurazione (e fognatura) è gestito da A2A ma i reflui non risultano essere sottoposti ad adeguato trattamento.
Nel frattempo, fortunamente, vi sono degli adeguamenti normativi la legge n.13/2009 - Anno 2012, recependo la sentenza della corte costituzionale n. 335 del 2008,  e la sentenza n. 8318 della Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione, in cui si afferma che se un servizio non viene erogato non può essere richiesto il relativo corrispettivo.

Dobbiamo segnalare come la dinamica del costo degli oneri negli ultimi 5 anni, il periodo preso in considerazione sia aumenttao in modo significativo ben altro l’aumento del costo della vita ( di seguito vengono riportati i relativi dati):
Anno Oneri depurazione
2012 0,462221 €/mc 
2013 0,524158 €/mc +13,5%;
2014 0,558228 €/mc +6,5%;
2015 0,594416 €/mc +6,4%;
2016 0,633243 €/mc +6,5%;
2012/2016 > + 37%; 

Nel corso della serata cercheremo di fare il punto della situazione per capire come venire a capo di una situazione che vede coinvolti diversi soggetti: le amministrazioni comunali in qualità di proprietari delle reti, la provincia da cui dipende l’ufficio d’ambito che deve vigilare sugli affidamenti e le gestioni, A2A in qualità di soggetto gestore che deve garantire gli investimenti pagati in bolletta dai cittadini.

E per ultimi i cittadini che pagano un servizio che deve essere erogato nel rispetto delle norme.

Nella serata del 30 settembre cercheremo di fare il punto della situazione.
 
 
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