Brucia ancora la Corna Rossa
di red.

Elicottero ancora in azione, fra il lago e la montagna che sovrasta l'abitato di Anfo, nel tentativo di spegnere un piccolo incendio che divampa, più o meno "silente" da una decina di giorni

 
Lo chiamano incendio "silente" oppure "sotterraneo".
Gli esperti non hanno dubbi: non si tratta di dolo.
In questo caso le fiamme sono scaturite a causa di un fulmine che si è caricato nel bosco durante un temporale che ha investito la zona fra il 12 ed il 13 settembre.

Qualcuno aveva notato del fumo in mezzo al bosco, ma le fiamme si erano alzate piuttosto alte solo il 14.
Una zona particolarmente impervia, quella della Corna Rossa, impossibile da raggiungere con i mezzi da terra.
Ecco dunque l'impiego dei volontari delle squadre antincendio appiedate coordinate dalla Comunità montana e di un'elicottero che ha pescato l'acqua nel lago.

Dodici giorni fa  sembrava che l'incendio fosse stato domato, ma l'accurata opera di bonifica, evidentemente, non ha ottenuto l'effetto sperato.
Il fuoco ha "covato" sottoterra e ieri è tornato a bruciare, oggi ancora di più, richiedendo l'intervento di un altro elicottero.

«Si tratta di un fronte di poche decine di metri, spostato di poco rispetto all'incendio di dieci giorni prima - ci ha detto Marco Mozzi, coordinatore delle squade antincendio per conto della Comunità montana -. Il problema è che serve a poco anche la bonifica se non è possibile bagnare bene il terreno e non ci riesce con l'elicottero perchè il bosco è piuttosto fitto».

Il prossimo tentativo, prima di sera, sarà lavvicinamento alla zona con "modulo" caricato su un fuoristrada, capace di pompare l'acqua ancora più su, dove i volontari possono caricarsela a spalle contenuta in apposite "ghirbe" capaci di 19 litri, per spruzzarla direttamente sul terreno, dove serve. 

Un'operazione complessa e faticosa.
Domani... ma forse è meglio attendere una decina di giorni, per sapere se questo tipo di intervento avrà funzionato.

 
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