Il progetto che porta la firma dell'architetto bresciano Alfredo Bigogno è stato infatti selezionato tra i finalisti di «NatiPer» il concorso di Axa dedicato a chi ha un'idea innovativa per migliorare il futuro della nostra società.

 

MamiVoice è un sistema di vibro-trasduzione che permette di far ascoltare la voce della mamma e dei propri familiari ai neonati prematuri. 

Per sostenerlo è possibile esprimere il proprio voto on line sul sito natiperproteggere.it selezionando la video-storia preferita.

 

 

«Il sistema ideato – spiega l'architetto Bigogno - non solo permette ai nati pretermine di sentire il suono della voce materna, ma anche di avvertire le vibrazioni emesse dalle onde sonore. Nell'utero materno, infatti, più che con le orecchie, il feto sente tramite le vibrazioni. Con MamiVoice è possibile riprodurre lo stesso effetto nell'incubatrice senza introdurre corpi estranei».

 

Il sistema viene già utilizzato nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Civile di Brescia e sarà adottato anche dal San Raffaele di Milano. 

Proprio dall'incontro tra i ricercatori del San Raffaele, la onlus milanese Intensamente coccolati e l'associazione Mami Voice di Bigogno è nata l'idea di partecipare al concorso «NatiPer».