Inizia un nuovo anno scolastico...
di Mara Pialorsi

«Alla faccia del titolo di studio e della continuità didattica..» ci scrive un'insegnante. Ecco la sua storia


Gentile direttore,
sono (o meglio ero) ormai restata l’unica insegnante di Religione Cattolica titolare di classe di tutto l’Istituto Comprensivo di Sabbio Chiese.
Svolgo (o meglio svolgevo) questo incarico con grande passione, aggiornandomi ogni anno.

Sono insegnante di scuola primaria da 26 anni, ho il diploma in scienze religiose (tre anni si studio all’Università  Cattolica di Brescia, 26 esami sostenuti: teologia, filosofia, pedagogia, psicologia, dogmatica…).
Insieme a molte discipline (italiano, matematica,  storia…) insegno (insegnavo) anche religione.

Stamattina sono stata convocata dal Dirigente che mi ha comunicato che dall’anno scolastico 2016-2017 non potrò più insegnarla, altrimenti non si completano gli orari degli specialisti (quelli che insegnano solo religione).
E io? I miei gusti, le mie inclinazioni, i miei anni di studio…

E i miei alunni di classe terza con cui avevo incominciato un proficuo percorso fin dalla classe prima?
Come spesso succede mi adeguerò, continuando ad amare il mio lavoro, sempre più preoccupata però che la scuola stia diventando un luogo dove gli alunni (e l’insegnante) vengono soffocati dalla burocrazia, dalle scartoffie e dai bilanci che devono quadrare.
 
Vestone 5 settembre 2016
Mara Pialorsi
 
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