Terremoto
di Dru

Stupisce l'atteggiamento della morte chi, sentendo parlare di ricostruzione e di produzione come senso dello sciacallaggio mediatico, si ritiene diverso e onorevole

 
Ma la morte è l'essenza della ricostruzione e della produzione e ogni onorevole parola che provi a contrastarla deriva da quella e in quella si costituisce.
 
Quindi tanto chi guadagna la propria visione della morte, prospettando la possibile ricchezza sulla base della ricostruzione, quanto chi per questo motivo, o lato della produzione considerato positivo, si scandalizza e non si rassegna a questo sciacallaggio della morte, quindi vede dall'altro lato di essa, il negativo, entrambi son morti.
 
Chi vuole ricostruire il futuro, e per farlo vuole distruggere l'immagine del passato e del presente, quanto chi vuole ricostruire il presente, e per farlo distrugge l'immagine del passato e del futuro, in realtà non fa altro che distruggere per costruire.
 
Produzione significa distruzione.
 
Per tenere in piedi qualcosa, che in quanto in piedi lo si presume cadente, bisogna strappare dalla natura gli strumenti atti alla sua costituzione, si che la natura delle cose si lascia disponibile ad esser usata, consumata da chi così la considera, cioè ad esser distrutta.
 
Ma una natura che si lascia distruggere è una natura morta.
 
La capacità di fare significa capacità di far essere.
 
Ma se siam capaci di far essere, significa che questo essere, un attimo prima di farlo, non è.
 
Un essere che non è è il significato ultimo, quindi primo, della morte.
 
Noi quando e in quanto facciamo, crediamo alla morte di tutte le cose.
 
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