Biciclette in «variante»
di val.

Ne vengono segnalate molte in questi giorni. I cartelli che segnalano l'accesso solo per i veicoli a motore ci sono, forse sono poco intelleggibili per gli stranieri. Una situazione ad alto rischio



In queste settimane, a cavallo del Ferragosto, ne vengono segnalati ogni giorno più di uno nel tratto fra Ponte Re di Barghe e Villanuova, ma qualche volta anche lungo la 45bis verso Gavardo.

Per lo più arrivano da nord e seguendo la segnaletica stradale che indica Brescia o il Garda, infilano pericolosamente la tangenziale, che conosciamo stretta ed insidiosa anche per le autovetture, specialmente nelle lunghe gallerie.

Il problema, che rischia di diventare drammatico
soprattutto in questi giorni, è quello che riguarda la presenza di ciclisti lungo la “variante” della Valle Sabbia.

«I cartelli, quelli previsti dal Codice della strada, ci sono a tutti gli ingressi in tangenziale. Non sappiamo come altro possiamo dare le indicazioni giuste» ci dicono dal servizio manutenzione strade della Provincia di Brescia.

Gli altri utenti della strada schivano l’improvviso ostacolo e per lo più tirano dritto, al massimo segnalano l’ingombrante presenza alle forze dell’ordine che quando intervengono non trovano più nessuno.

I ciclisti sarebbero soprattutto stranieri, ci dicono coloro che li incontrano e rischiando di essere a loro volta tamponati provano a spiegare la pericolosità di quello che stanno facendo.
Del resto solo un pazzo, se conosce la zona, decide di pedalare lungo questa strada.

Il segnale d’ordinanza è quello azzurro e bianco che indica la strada riservata ai veicoli a motore, che abbiano la cilindrata superiore ai 124 cc. Visto che per molti non è sufficiente, non si può aggiungere un divieto per le bici?


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