Una ciclabile per il lago
di val.

Un Ordine del giorno proposto dai 5 Stelle impegna la Provincia autonoma di Trento a valutare, ai fini del finanziamento con fondi Odi, i progetti valsabbini per una ciclabile in riva occidentale dell'Eridio



Al momento gli unici fondi Odi utilizzati in materia ciclopedonale lungo il confine trentino riguardano la “Ciclopista del Garda” nel Comune di Limone del Garda per € 7.640.480,00 e nei Comuni di Malcesine e Brenzone per € 17.354.200,00.

Su proposta del consigliere regionale pentastellato Filippo Degasperi - la notizia è di questi giorni - il Consiglio della PAT ha impegnato la Giunta regionale "a mantenere alto l'impegno per l'utilizzo dei fondi destinato ai comuni di confine dell'Alta Valle Sabbia e a valutare le modalità tecnicamente e finanziariamente sostenibili per completare il collegamento ciclo-pedonale Valle Sabbia-Lago d'Idro-Valle del Chiese, sulla base delle risorse finanziarie disponibili."

Non è molto più che un impegno politico di massima.
Sarebbe però il caso che gli amministratori valsabbini o della Provincia di Brescia, interessati a progetti capaci di collegare la rete ciclabile trentina a quelle bresciane (ad esempio, la "Gavardina", la Sant'Eufemia-Rezzato-Salò e la Desenzano-Brescia) ne approfittassero e prendessero contatto con la realtà autonoma oltreconfine.

L'occasione sembrerebbe ghiotta, in particolare, per rispolverare nuovi e vecchi progetti di ciclopedonale, come quello da realizzare sul passaggio della rete fognaria che da Ponte Caffaro intende raggiungere Idro e poi Sabbio Chiese, com'era già nei piani della Comunità montana nel 2007.
Ne avevamo scritto anche qui, purtroppo.

.foto di repertorio: i lavori per la posa del condotto fognario a Idro


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