Perché è importante il gioco per i bambini?
di Annalisa Croci

Per i bambini giocare sembra naturale e ovvio, mentre per gli adulti spesso rappresenta una “perdita di tempo”. È importante che i bambini giochino: ecco perché


È importante per lo sviluppo intellettivo del bambino, poiché quando gioca, ricorre alla creatività e acquisisce nuove modalità che gli consentono di relazionarsi con il mondo esterno.
Permette di sviluppare capacità cognitive e intellettive, ad esempio permette di conoscere le forme, colori, distanze e rapporti causa-effetto.

Inoltre il gioco sviluppa le potenzialità affettive e relazionali; infatti quando i bambini giocano insieme fanno esperienza l’uno dell’altro, anche il conflitto e disaccordo sperimentato è importante, perché influenza le abilità sociali e aiuta ad entrare in contatto emotivo. Così il bambino capisce che esistono nuove prospettive e nuovi modi di pensare o di giocare simili o diversi dai suoi.

Il gioco poi permette di modulare le azioni in base ai contesti, chiarire le intenzioni; giungere ad un accordo tra i bambini nel compiere le azioni. Il gioco può quindi assumere anche la dimensione di gruppo, pertanto entrare in un gruppo di gioco è un compito importante e permette di sperimentare accettazione, rifiuto, isolamento che rappresentano esperienze sociali che il bambino vivrà nell’inserimento nel gruppo- classe a scuola, nel gruppo dei pari e nella squadra sportiva.

Le attività ludiche crescono e si modificano di pari passo con lo sviluppo intellettivo e psicologico del bambino. Considerando che già a un anno e mezzo il bambino è in grado di camminare, correre, manipolare gli oggetti, si possono proporre numerose attività.
È possibile infatti utilizzare giochi reali e manuali, che sostituiscono la tecnologia, vi propongo alcuni esempi.

A partire dai 2 anni si possono proporre al piccolo giochi con le ruote, che si spingono, pastelli per disegnare, costruire torri di oggetti. In seguito automobili a pedali, tricicli, costruzioni semplici.
Dai 6 anni possono essere utilizzati giochi con la palla, puzzle, giochi in scatola.

È importante sottolineare che dai 6 anni e durante il periodo della scuola elementare i bambini aumentano le abilità sociali, infatti cooperano, giocano insieme e si organizzano. In questa età i giochi sono anche di gruppo e hanno regole, divenendo più complessi; così il bambino impara a coordinare il proprio comportamento con quello degli altri.

Molto importante: anche i genitori possono partecipare al gioco con i figli e interagire con loro, così tali attività diventano un momento di forte scambio affettivo.

Dott.ssa Annalisa Croci
Psicologa psicoterapeuta
www.ascoltopsicologo.it

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