Dal design al prodotto finito di grande qualità
di Redazione

Da una parte la Pialorsi Stampi, dall'altra la To-Press. Due aziende da sempre in sinergia, che da Nozza hanno dimostrato di saper dare "forma alle idee"



Dal garage di casa agli attuali 4.500 metri quadrati di una doppia azienda che all’Isolo di Nozza impegna 35 addetti, con un fatturato complessivo che nel 2015 ha raggiunto quasi i sette milioni di euro.
E’ questa in estrema sintesi la storia di Antonio Pialorsi, che per strada ha incontrato l’amico e socio Mario Bonomi.

Un incontro fortunato, quello fra i due capitani dell’industria valsabbina, prospero e solido.
Tanto che quando si è trattato di cedere il testimone ai rispettivi figli, dodici anni fa, invece che conoscere i soliti e quasi prevedibili problemi legati al passaggio generazionale, l’impresa ne ha anzi beneficiato.

Ma andiamo con ordine.
Una doppia azienda, dicevamo. La prima è la Pialorsi Stampi, officina meccanica avviata nel 1963 da Antonio Pialorsi al quale è subentrato il figlio Orlando.
L’altra è la To-Press, fondata nei primi anni Ottanta del secolo scorso, per la quale è stato fondamentale il contributo del socio ed amico Mario Bonomi.

Alla guida della To-Press
ci sono ora l’altro figlio di Antonio e i figli di Mario: Alberto Pialorsi che si occupa del marketing, Fabio Bonomi che è responsabile della produzione e Luisa Bonomi che ha cura degli aspetti amministrativi.

To-Press e Pialorsi Stampi, aziende consociate che dal 2000 sono certificate Iso 9001 Dnv, insieme sono capaci di “dare forma alle idee”. E non si tratta di uno slogan ad effetto: l’officina meccanica, prima di progettare e costruire stampi per pressofusione, plastica e da trancia, è in grado di sviluppare insieme al cliente design ed industrializzazione del prodotto.

La realizzazione in toto delle parti in alluminio
, la pianificazione avanzata della qualità ed il rispetto degli obiettivi, anche nel caso di piccoli lotti, è poi affidata a To-Press fino al prodotto pronto per il montaggio o la vendita.
I settori sono quelli per i quali sono richiesti stampi e lavorazioni ad alto valore aggiunto: automotive, illuminazione, elettrodomestici...

Grazie anche alla recente penetrazione nel mercato estero, che vale il 37% della produzione, nonostante la crisi, dal 2006 al 2015, To-Press è passata dai 3 ai 5 milioni di euro di fatturato e Pialorsi Stampi da 800 mila a 1,7 milioni.
E i primi sei mesi di quest’anno segnano già un +20%. Segno che l’esperienza e le capacità di Antonio e Mario sono state ben riposte nei rispettivi figli.

Il segreto? I ragazzi non ci sono certo arrivati impreparati al ponte di comando. Prima a scuola poi in produzione e nei ruoli dove c’era più da faticare: Orlando Pialorsi ha cominciato ad utilizzare fresa e tornio nel 1987; Alberto era in azienda nel ’90; poi sono arrivati Fabio nel ’96 e Luisa nel ’98.

Per To-Press e Pialorsi Stampi, fin dalla loro nascita, la parola d’ordine è innovazione: di processo e di prodotto.
Con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, che passa anche per la riduzione dei consumi.

Ecco dunque sui tetti dei capannoni entrare in funzione un impianto fotovoltaico da 60 KW per alimentare la produzione, mentre tutti i reparti sono dotati di parsimoniosa illuminazione a led. I macchinari sono invece dotati di “inverter”, novità che li rende capaci di identica resa a consumi decisamente ridotti. 


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