Il buon giorno si vede dal metronomo
Inauguriamo una nuova rubrica dedicata alla musica giovanile in Valle Sabbia presentando il lavoro di Tablo, al secolo Nicola Tabellini, ventenne di Bagolino che ha registrato un interessante lavoro solista dal titolo “Il giorno del metronomo”.

Inauguriamo una nuova rubrica dedicata alla musica giovanile in Valle Sabbia presentando il lavoro di Tablo, al secolo Nicola Tabellini, ventenne di Bagolino con il pallino delle sette note, che ha registrato un interessante lavoro solista dal titolo “Il giorno del metronomo”.
Chi meglio dell’autore stesso poteva presentarci quest’album: dieci tracce in bilico tra la canzone d’autore un certo indie-rock più malinconico e intimista, tra melodie ossessive e parole timide, appena sussurrate.

“Il mio progetto solista nasce dalla volontà di riproporre in una chiave più acustica brani scritti da me e suonati dal vivo in versione più noise o grunge insieme alla rock-band degli Endemia, un power trio composto da me alla chitarra e voce, Desirée Tognazzi al basso e Giovanni Aimo alla batteria.
Inizialmente volevo registrare delle demo solamente con la chitarra acustica, tanto per ricordarmi come suonassero i pezzi; poi Raffaello Zucca, il ragazzo che si è occupato di registrare e mixare l’album, è rimasto piacevolmente colpito dal lavoro e mi ha spronato a perfezionarlo, aggiungendo alcune tracce di pianoforte e batteria, suonate da me nei limiti della mia tecnica da autodidatta, e alcune parti di basso, che ho affidato a Desirée e a Raffaello stesso”.

Chiediamo a Nicola quali difficoltà abbia incontrato durante la lavorazione dell’album e quali soddisfazioni gli abbia portato questo lavoro.
“Certamente di difficoltà se ne incontrano parecchie, tanto più se si lavora in Valle, dove è certamente più difficile trovare musicisti validi con cui collaborare, luoghi in cui esibirsi, sale prove…
Certo, non è impossibile: la mia esperienza come batterista e chitarrista in vari gruppi cover e di musica propria, tra cui MaryAm, Janet di Psycho, Effimera ed Endemia, mi ha insegnato che, se si crede davvero in ciò che si sta facendo, si riescono ad ottenere buoni risultati pur vivendo e lavorando in una zona periferica e sotto molti aspetti “svantaggiata” rispetto alla città.
Dalla pubblicazione del “Giorno del metronomo” ho ottenuto molte soddisfazioni, più di quante me ne aspettassi: i pezzi sono stati mandati in rotazione da diverse radio non solo locali, ho ricevuto complimenti davvero lusinghieri e tutto questo mi ha spinto a scrivere nuovi brani, sedendomi al piano più spesso e cercando di “tirarci fuori” qualcosa di decente!
Ora ho mandato il disco ad alcune etichette discografiche, nella speranza di trovare un produttore che apprezzi il mio lavoro e decida di distribuirlo, mediante canali più efficaci ed ufficiali della consegna brevi manu ad amici e conoscenti”.

Oltre a un legame geografico con la Valle in cui è nato e cresciuto, Nicola pare essere influenzato parecchio da alcuni gruppi che, nel recente passato, hanno fatto parte di quella che mi azzardo a definire scena musicale undergrund valsabbina: i Bambini dell’Asilo e le Eliche.
Nella title-track dell’album cita alcuni versi da pezzi dei due gruppi e, nella sua pagina myspace, annovera tra le sue principali influenze i numerosi gruppi cui la Valle ha dato i natali nell’ultimo decennio: i già citati Eliche e BdA, Nylon Food, Narcise, Terzo Millennio, Soffia Loren, Joujoux D'Antan, Spiral, Janet di Psycho, Effimera…
“Ho sempre prediletto la musica poco conosciuta” ci dice Tablo “Mi sembrava potesse essere più mia, proprio perché non era di tutti!
Inoltre, amo riuscire ad instaurare con gli artisti che apprezzo un rapporto di conoscenza, amicizia e, magari, collaborazione: questo può avvenire quasi esclusivamente con gruppi non-professionisti e locali, che cito appunto fra le mie principali influenze e fonti d’ispirazione.
I Bambini dell’Asilo hanno creato, a mio parere, un vero e proprio genere musicale fatto di intimità e scoppi di aggressività, a cui si sono più o meno rifatti i numerosi gruppi valsabbini che sono venuti dopo.
Le Eliche mi hanno sempre entusiasmato, anche per l’intesa con cui riuscivano a porsi e a proporre i loro pezzi: guardandoli suonare, parevano venuti da un’altra era!
Mi è sempre piaciuto tutto quello che facevano, la cura che mettevano nei testi e nella ricerca di sonorità interessanti per i loro pezzi, di cui purtroppo non è rimasta traccia, se non in alcune registrazioni casalinghe o bootleg di esibizioni dal vivo”.

Chi fosse interessato ad ascoltare alcuni brani tratti dal lavoro di Nicola può visitare la sua pagina myspace (www.myspace.com/tablo1985), da cui è possibile contattare l’autore stesso per poter ricevere una copia del suo lavoro.
When the music is over…turn off the light!

Alfredo Cadenelli
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