Fra Pechino e Parigi c'è... il Crocedomini
di Redazione

Per la lunga carovana di auto che è partita dalla Grande Muraglia i due giorni in Italia sono stati caratterizzati da formidabili tappe attraverso scenari alpini mozzafiato. Peccato per l'annullamento della Prova Speciale al Maniva



Non ha ovviamente la platea dei grandi eventi sportivi rievocativi, ad iniziare, ad esempio, dalla Mille Miglia che è ritenuta molto "glamour" oltre che essere definita la "corsa più bella del mondo".
Ma la Pechino-Parigi che è transitata in Italia nei giorni 13 e 14 luglio è stata veramente una spettacolare occasione per chi vi prendeva parte per scoprire paesaggi da togliere il fiato.

Entrati in Friuli Venezia Giulia provenienti dalla Slovenia, i 100 equipaggi scarsi rimasti in gara rispetto ai 109 che sono partiti il 12 giugno dalla Grande Muraglia in Cina, hanno attraversato un pezzo del Nord Italia facendo sosta a San Martino di Castrozza.

Tutto molto spettacolare e bello da vedere
per quei fortunati appassionati richiamati dal fascino, oppure per i casuali viaggiatori sulle rotte alpine che hanno avuto la fortuna di imbattersi in un evento che forse per la distanza da cui parte lo fa sembrare ancora più remoto di quello che in realtà è.

Essendo poi una gara che viene organizzata da persone del Regno Unito
, è ovvio che la comunicazione avviene in modo mirato e a ridosso del transito.
Fatto sta che sulle strade del Friuli Venezia Giulia, del Veneto, della provincia autonoma di Trento e in Lombardia, precisamente in provincia di Brescia e Sondrio, si è visto un pezzo autentico di storia dell'automobile del ventesimo secolo, dove le Aston Martin - ad esempio - ci hanno ricordato quanto lunga sia stata la strada che l'auto ha percorso in tema di progresso, proprio considerando che la Casa inglese è oggi all'avanguardia tra le vetture Gran Turismo.

Nella giornata del 14 luglio sono transitate in provincia di Brescia una sessantina di auto.
Ad altre 35 è stato concesso il permesso di puntare direttamente verso Tirano e il confine con la Svizzera.

E così a Passo Crocedomini, prima di "tuffarsi" in Val Camonica, i concorrenti hanno timbrato nei pressi del rifugio, dove una pattuglia di irriducibili appassionati ha applaudito Alfa Romeo, Aston Martin, Chevrolet, Datsun, Dodge, Jaguar, Leyland, Mercedes, Porsche, Volvo... una rappresentanza veramente mondiale e cosmopolita, che vedeva al volante e nel ruolo di navigatore piloti e copiloti di ogni parte del mondo, fino dalle lontane Australia e Nuova Zelanda, passando per Stati Uniti e Canada, per arrivare agli esponenti della "vecchia" Europa.

La Pechino-Parigi è triennale
e per una nuova edizione bisognerà aspettare il 2019.
Le cose belle si fanno desiderare.

Fonte: comunicato stampa

.foto: una delle auto storiche in gara e poi l'auto "scopa", transitate in anticipo sulla tabella di marcia al Passo Crocedomini.


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