Come papà Corrado
di Redazione

Federico Corallini, il rugbista del Fiumicello-Poncarale morto per una crisi cardiaca nella notte a 29 anni, era il figlio di Corrado, di Bione, che se n'è andato allo stesso modo poco più che quarantenne. La mamma, Luisa, è originaria di Odolo



Sono passati molti anni da quando Corrado Corallini se n'è andato, anche lui a causa di un malore improvviso, mentre si trovava in Veneto, a Treviso. Era un agente di commercio.

In merito alla vicenda del figlio Federico riproponiamo l'articolo pubblicato oggi dal Giornale di Brescia a firma di Federico Bernardelli Curuz.

Un dolore lacerante, che strazia il cuore rugbistico bresciano.
Sene è andato ieri notte, all’improvviso, a soli 29 anni, Federico Corallini, ala del Fiumicello-Borgo Poncarale.
Nato il 28 dicembre 1986, Federico, laureato in psicologia a Padova e impegnato nel sociale, lavorava allo Sprar di Brescia tramite la cooperativa K-Pax e stava frequentando la scuola di specializzazione in psicoterapia a Pisa.

Lascia la mamma Luisa e l’amore della sua vita, da quasi 15 anni al suo fianco, Lucia, con la quale conviveva da soli sette mesi.
Sognava un futuro con Medici senza frontiere.

Le cause.
La causa della morte, improvvisa, verrà stabilita dall’autopsia. Si ipotizza possaessere collegata a un problema cardiovascolare.
La salma di Federico Corallini è trattenuta all’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia, dove i parenti e i tantissimi amici, i dirigenti del Borgo Poncarale e del Fiumicello e i rappresentanti di altri club rugbystici bresciani, lombardi e non solo stanno portando un commosso saluto alla famiglia e una preghiera per lui.

La storia.
Il rugby era entrato presto nella vita di Federico: un amore incontenibile per la palla ovale, che lo aveva portato a vestire la maglia del Fiumicello, dove ha giocato fin dalle giovanili. Successivamente il trasferimento a Padova, per gli studi universitari, per poi tornare a casa. Qui ha ritrovato i compagni e gli amici di sempre nella squadra del Fiumi-Borgo Poncarale.

Federico Corallini era un ragazzo sensibile, determinato, estroverso e generoso.
Secondo tutti era «un leader e una vera forza della natura in campo»: era conosciuto, temuto e molto rispettato come giocatore.
Questi i tratti essenziali del giovane atleta riconosciuti dai compagni di mille battaglie: quei compagni che, dichiarano, non lo lasceranno mai, con il cuore e con l’anima, nemmeno in occasione dell’addio.

Ultimo saluto.

I funerali del giovane si terranno domani alle 15.30 al campo Menta con rito laico: da decidere se la festa del rugby di Borgo Poncarale, che lo vedeva tra i protagonisti nell’organizzazione, continuerà o meno anche questo fine settimana.



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