Amici della Terra e Legambiente insieme
di Ubaldo Vallini

Obiettivo, garantire il minimo deflusso vitale. Del lago d'Idro, ma anche dell'intera asta del fiume Chiese. VIDEO



Amici della Terra e Legambiente insieme perché venga garantito il deflusso minimo vitale: per il lago d’Idro come per l’intera asta del Chiese, dalla Valle di Daone fino all’Oglio.

La convergenza fra i due sodalizi è stata siglata martedì sera nella sala consiliare del municipio di Idro, alla presenza del presidente di “Adt Valle Sabbia e lago d’Idro” Gianluca Bordiga e della coordinatrice regionale di “Legambiente” Barbara Meggetto.

Nella pratica le due associazioni presenteranno a tutti i Comuni i cui territori sono bagnati dalle acque del fiume Chiese, una petizione chiedendo il parere dei Consigli comunali e dei singoli gruppi consiliari sulla formulazione di un bilancio idrico che tenga in considerazione gli interessi di tutti: «perché nessun territorio abbia a soffrire più di un altro la mancanza di acqua» è l’intendimento di fondo.

Amici della Terra ha poi messo sul piatto l’idea di contrastare la costruzione delle nuove opere di regolazione previste da Regione Lombardia:
«Per mettere in sicurezza il lago dalla paleofrana è su quella che bisogna intervenire, non realizzando faraoniche opere che servono solo a garantire ancora prelievi che svuotano il lago per 3,25 metri di dislivello - ha affermato Bordiga -. E se per davvero le ragioni di sicurezza impongono uno scarico di fondo, sappiamo bene che è possibile infilare un tubo d’acciaio nella vecchia galleria degli agricoltori per ripristinarne la funzionalità».

«Sono alternative - ha aggiunto -, che permettono di salvaguardare l’ambiente e allo stesso tempo risparmiare il 90% delle risorse, che possono essere utilizzate per ammodernare gli obsoleti sistemi irrigui della Bassa».

Su questo tema Barbara Meggetto non si è però sbilanciata più di tanto: «Se ci sono soluzioni tecniche migliori ed economicamente vantaggiose ben vengano, a riguardo non abbiamo nessuna preclusione» si è limitata a dire. Legambiente, piuttosto, ha deciso di occuparsi della qualità delle acque del lago, estendendo l’operazione “Goletta dei Laghi”, dal 2017, anche sullo specchio d’acqua valsabbino: «Tocca a voi segnalarci le eventuali criticità, dove noi andremo a prelevare campioni per fare le analisi».

E se il coinvolgimento degli amministratori non sarà sufficiente, a fermare le opere di regolazione del lago d'Idro, gli Amici della Terrra confidano che possano farlo i tribunali con i ricosi che li vedono fra i protagonisti nella difesa dei diritti del lago.

Per il prossimo 19 ottobre è stata fissata una nuova udienza al Tribunale Superiore delle Acque, dove verrà presentato anche un filmato di 27 minuti realizzato dagli Adt per far vedere come è stata stravolta la naturalità dell'Eridio nell'ultimo secolo di sfruttamento idrico.

E' ancora pendente un ricorso alla Commissione Europea, Direzione generale dell'Ambiente preparato dal prof. Capelli.

Un altro documento è stato predisposto, sempre per il Tribunale Superiore delle Acque in coppaborazione con Cai, Lipu, WWF Italia ed Italia Nostra.

Ultima "mossa" giudiziaria quella dello scorso 6 giugno, con Adt che ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Brescia in merito a presunte violazioni del Codice penale in merito all'ipotesi di disastro ambientale.

VallesabbianewsTV


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