Design ispirato dalle forme di formaggio
di Aldo Pasquazzo

Con lo sgabello “Tri” lo storese Ascanio Zocchi ha vinto l'International A' Design Award 2015-2016 nella categoria mobili

Ascanio Zocchi, un po’ storese e un po’ valdaonese,  ha recentemente vinto l'International A' Design Award 2015-2016, nella categoria mobili, con lo sgabello “Tri”. Disegnato da lui e realizzato in pregiato legno di cedro massello, lo scranno senza spalliera Tri, è prodotto dall’industria leader del mobile made in Italy Riva1920, di Cantù (Co).

A' Design Award & Competition è la più grande piattaforma mondiale che raduna i più importanti marchi, progettisti e innovatori nel campo del design attingendo dalle diverse discipline e dai diversi mercati.

A' Design Award ha l'obiettivo di far conoscere i nuovi talenti attraverso la stampa e i media così da portarli ad un'utenza globalizzata.
La serata di gala della premiazione si è svolta nella prestigiosa cornice di Villa Olmo sul lago di Como, dove erano presenti circa mille persone provenienti da ogni parte del mondo, cinesi, giapponesi, francesi, russi, spagnoli e inglesi.  

Gli italiani premiati sono stati solo una decina e l’unico trentino è risultato Zocchi, autonomista e già presidente del consiglio comunale di Storo nell'era Giovanelli e che ora fa sempre parte al direttivo del Patt di valle.

"Per me è stato sicuramente un grande onore ricevere questo riconoscimento con un prodotto esclusivo come Tri, che si ispira alla tradizione italiana e che vuole essere un deciso tributo al mondo dell’agricoltura e della pastorizia".

La sua struttura è volutamente evocativa delle tipiche forme di formaggio dell'alta montagna, tra i cibi più rappresentativi del mondo contadino e che vantano le tecniche e i processi di conservazione più antichi quali, ad esempio, la stagionatura.

Gli oggetti premiati saranno esposti in mostre itineranti partendo da Como al MOOD, al Design Week di Bologna, al CUBE design museum Kergade Paesi Bassi, all’Espacio Riccardo Lorenzo in Spagna e, per concludere, a Shenzhen.

Com’è nata l'idea, Zocchi? «Il progetto nasce come omaggio a un alimento importante per la tradizione della gente di montagna e non solo, il formaggio, ed è stato concepito per la ristrutturazione del Rifugio Malga Montagnoli, a Madonna di Campiglio, sulle Dolomiti di Brenta, in provincia di Trento. Sono proprio le forme di formaggio accatastate una sull'altra per la stagionatura che configurano la morfologia di Tri, appunto 3 forme sovrapposte».

Qual è stato il vostro obiettivo principale nella progettazione di questo lavoro? Soprattutto che cosa si vuole raggiungere?

«Dovevo disegnare uno sgabello, ho scelto di ricorrere in modo esplicito alle forme di formaggio accatastate una sull'altra per la stagionatura, così da rappresentare il formaggio e creare un oggetto che "racconta" la sua storia. Ne è nato un pensiero progettuale leggibile che ho ritenuto dovesse essere coerente anche nella scelta del materiale, così ho scelto il legno di cedro massello: naturale e profumato. Naturalmente senza tralasciare l’ergonomia e creando quindi una seduta confortevole». 
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