Polivalente «bocconiano»
di Ubaldo Vallini

Straordinaria occasione di grande spessore culturale e didattico quella messa a disposizione dell'Istituto superiore valsabbino da una sinergia con la Bocconi di Milano e con la Cassa Rurale.

“Semplicemente ce l’hanno chiesto, e per di più con gentilezza. Poi ci è piaciuta molto la proposta di ‘far viaggiare l’idea’ prospettata dai colleghi valsabbini”. Nelle parole del professor Angelo Guerraggio ordinario di Matematica presso la Bocconi, ecco sintetizzate le motivazioni che hanno portato il centro Pristem dell’Università milanese ad accettare di uscire dagli spazi del capoluogo lombardo per organizzare a Idro uno dei suoi “corsi ponte”, quelli cioè che si rivolgono agli studenti della scuola superiore interessati ad iscriversi ai prestigiosi corsi universitari milanesi. “Non conoscevo la realtà valsabbina, e naturalmente la conosco ancora poco. Solo ne avevo sentito parlare da una collega che qui ha frequentato il corso estivo di Fisica e dall’ex ministro Berlinguer, che era rimasto ben impressionato, in particolare dal rapporto che questa scuola è riuscita a stabilire con l’imprenditoria locale” ci ha detto il professore al termine di una delle lezioni previste dal “Laboratorio di Matematica e Realtà”, dedicato agli studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto. “Dal canto mio sto apprezzando la serietà che ho trovato nei ragazzi, che stanno seguendo il corso con la giusta fatica e con molto interesse – ha aggiunto -, oltre che la straordinaria motivazioni dei colleghi che ho incontrato finora”. Un corso di 14 ore, due delle quali dedicate al test finale e alla valutazione complessiva dell’apprendimento da parte degli studenti. Obiettivo, nella sostanza, quello di far comprendere ad una novantina di ragazzi che la matematica è una scienza astratta solo fino a un certo punto e che frequentare l’Università significa proprio andare alla ricerca delle ripetute connessioni fra questa disciplina e la realtà. “Per l’Istituto si tratta di un’occasione di grande spessore culturale e didattico – ha affermato Alfredo Bonomi, il preside -. Un nuovo e significativo tassello che il Perlasca mette a disposizione degli studenti, perchè possano dotarsi delle competenze necessarie per affrontare da protagonisti la società odierna e quella del futuro”. Della “partita” anche la Cassa Rurale Giudicarie Vallesabbia Paganella che si è assunta l’onere di finanziare il corso bocconiano e che per voce del direttore generale Davide Donati non ha nascosto la soddisfazione per come al Perlasca vengono utilizzati i fondi che l’Istituto di credito trentino e valsabbino mette a disposizione: “Questa scuola si sta ponendo su una strada che ci piace assecondare e che ci pone nelle condizioni di trovare anche nuove forme di collaborazione - ha affermato -. Abbiamo un problema da risolvere: lo scorso anno abbiamo assunto venti persone e non siamo riusciti a trovarle tutte nel nostro bacino di utenza, come avremmo di gran lunga preferito”.
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