Lo stendardo del Presidente della Repubblica
di Giancarlo Marchesi

Una gentile lettrice di Valsabbianews ha notato che le telecamere che riprendono le consultazioni del Presidente Napolitano inquadrano sovente, oltre alla nostra bandiera nazionale e a quella dell’Europa, un terzo stendardo.

In questi giorni, in occasione delle consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo, a seguito delle dimissioni del governo Prodi, le delegazioni dei partiti si sono portate al Palazzo del Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Una gentile lettrice di Valsabbianews ha notato che le telecamere che riprendono le consultazioni del Presidente Napolitano inquadrano sovente, oltre alla bandiera nazionale e a quella dell’Europa, un terzo stendardo. Non conoscendo quella bandiera, ci ha chiesto spiegazioni.

Eccola accontentata, si tratta dello stendardo presidenziale che costituisce, nel nostro ordinamento militare e cerimoniale, il segno distintivo della presenza del Capo dello Stato e segue perciò il Presidente della Repubblica in tutti i suoi spostamenti. Viene innalzato sulle automobili, sulle navi e sugli aeroplani che hanno a bordo il Presidente; all'esterno delle Prefetture, quando il Capo dello Stato visita una città; all'interno delle sale dove egli interviene ufficialmente.

Il nuovo stendardo presidenziale, che si ispira alla bandiera della Repubblica Italiana del 1802-1805, vuole legare maggiormente l'insegna del Capo dello Stato al tricolore, sia come preciso richiamo storico del nostro Risorgimento, sia come simbolo dell'unità nazionale. La sua forma quadrata e la bordatura d'azzurro simboleggiano le Forze Armate, di cui il Presidente della Repubblica è Capo. L'esemplare originale dello stendardo, qui riprodotto, è conservato nell'ufficio del Comandante del Reggimento Corazzieri.
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