«Suffragette» il film
di Daniela

La festa della donna è passata da un po’, ma, tralasciandone la parte consumistica, i valori che essa dovrebbe comunicare rimangono validissimi per tutto l’anno


Spesso ci si dimentica che oggi possiamo usufruire di determinati diritti solo grazie alle lotte di chi li ha rivendicati in passato, e “Suffragette”, film inglese diretto da Sarah Gavron, aiuta a rinfrescarci la memoria.

La storia segue le vicende di Maud Watts, una giovane lavandaia nata e cresciuta nella fabbrica in cui lavora.
L’anno è il 1912, e l’Inghilterra è in subbuglio a causa delle continue proteste e rivendicazioni al voto delle suffragette.
Tramite una sua collega, Maud entra in contatto con il movimento femminista, e da quel momento inizia la sua personale battaglia per l’uguaglianza.

Il film ci mostra, tramite una rievocazione storica attenta ai dettagli
, come reagiscono personaggi diversi per classe sociale, età e genere difronte al cambiamento, che con il senno di poi ci può sembrare inevitabile e sacrosanto, ma che per l’epoca doveva apparire quasi irraggiungibile.

E’ interessante la scelta di fare scorrere, poco prima dei titoli di coda, un elenco di nazioni e date, corrispondenti all’adozione del suffragio universale nei diversi stati.
L’ultima data corrisponde al 2015, Arabia Saudita, che ci dimostra che, nonostante sia passato più di un secolo dalle prime rivendicazioni femministe, il traguardo per la completa uguaglianza è ancora lontano.

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