«Quando una famiglia ci tiene»
di Redazione

Accoglienza familiare, affido, affido diurno o part-time… per ogni storia una storia diversa. Da oggi anche sotto l’egida della Comunità montana di Valle Sabbia


Ad oggi esistono famiglie e persone anche in Valle Sabbia che stanno sperimentando l’affido e l’accoglienza familiare, ma non è un segreto: ne servono di più.
Per questo ha preso ufficialmente il via in questi giorni il progetto Affido della Comunità Montana di Valle Sabbia.

Anche sul territorio valsabbino, insomma, esiste un servizio dedicato alla promozione e alla sensibilizzazione in tema di affido e accoglienza familiare, che si propone anche come supporto alle persone o alle famiglie affidatarie o che lo vorranno diventare.
Il progetto propone momenti informativi e formativi, confronto con gli operatori per riflettere sulla propria motivazione o successivamente, per essere adeguatamente seguiti.

Affido significa rispetto, sostegno, solidarietà
in favore di bambini o ragazzi, ma anche delle loro famiglie di origine. Un servizio che risponde ai bisogni dei minori del territorio, che in nessun caso vanno sradicati dalle famiglie d’origine.
Ad essere favoriti devono essere invece legami sani, attraverso persone che possano prendersi cura di loro.

C’è l’affido a tempo pieno, nella sua forma “classica”, cioè l’accoglienza di uno o più minori per un periodo anche prolungato, che si pone comunque l'obiettivo di riportare il minore nella sua famiglia di origine.

C’è quello “leggero” che è l’accoglienza di uno o più minori per frazioni di giornate o settimane (qualche ora nel pomeriggio, il fine settimana, una sera ogni tanto) da parte di persone/famiglie.

C’è l’affido “di pronto intervento”
che riguarda l’urgenza di uno o più minori che hanno bisogno di essere accolti per periodi brevi, spesso a tempo pieno, da parte di persone/famiglie.

C’è anche l’affido di prossimità familiare o “tutoring”,
nel caso che persone o famiglie si occupino di supportare altri genitori ed i loro figli, contribuendo ad evitare lo sradicamento del minore dal suo nucleo.

Gli affidi possono essere consensuali, giudiziali cioè imposti da un tribunale, ma in genere ogni caso di affido presuppone un progetto diverso con regole diverse. Insomma, è un progetto a sé.

Chi ha voglia di saperne di più, anche se lavora e crede di aver poco tempo da dedicare ai problemi  minorili, oppure se vuole vivere un’esperienza di dono reciproco, può contattare lo Sportello Informativo o via mail (affidofamiliare@vallesabbiasolidale.it) o telefonare allo 0365 8777302, oppure ancora visitare il sito  www.vallesabbiasolidale.it.

160531_affido1.jpg 160531_affido1.jpg