Non ce l'ha fatta
di val.

Il giovane cervo ferito da un'auto e poi rilasciato nell'Oasi del Baremone nei giorni scorsi è stato trovato morto. «Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma non c'era altro modo per dargli la possibilità di tornare ad essere libero»



Ci hanno provato: volontari del Cras di Paspardo, cacciatori del C7, uomini dell'Ersaf , polizia provinciale e tecnici di Ekoclub, l'associazione che ha in gestione l'Oasi faunistica di Baremone.

Dopo l'incidente subito dal giovane cervo a Nozza la sera del 9 maggio scorso, l'hanno curato a Paspardo e poi rilasciato nell'unica area dove avrebbe potuto riprendersi e tornare alla libertà più assoluta.

L'unica alternativa era abbatterlo.
Così ne hanno monitoriato gli spostamenti facendo il tifo per lui, nella speranza che ce la potesse fare, dopo un minimo di permanenza in cattività.

La Natura, invece, la stessa che avrebbe dovuto aiutarlo a riprendersi, ha avuto su di lui il sopravvento: probabilmente le ferite riportate nello scontro con l'auto erano troppo gravi.


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