Tragico gesto
di Redazione

Ha scelto un posto appartato, seminascosto dall’erba alta e da un vecchio casolare alla Motella, località servita da via Case Sparse, a Prevalle


Un tubo per prolungare lo scarico, nastro a sigillare ogni apertura. Un lavoro fatto per bene, l’ultimo.
Ha reclinato il sedile ed è rimasto lì, cullato dal ronzio del motore Nissan della sua Juke, fino alla fine.

Qualcuno dice di averla vista già nel primo pomeriggio quell’auto.
Era però quasi buio, ieri, quando uno di loro ha deciso di andare a dare un’occhiata: «Pensavo a dei ladri, ma quando sono arrivato mi sono accorto del motore acceso e ho notato quel tubo. Così ho chiamato il 112 e ho chiesto se potevo sfondare il finestrino, perché c’era dentro qualcuno».

Questa la sua testimonianza, resa ai carabinieri del Radiomobile di Brescia giunti sul posto insieme all’ambulanza del Cosp di Bedizzole e alla medicalizzata.
Per l’uomo, un 42 enne della zona che da qualche tempo effettuava lavoretti saltuari per conto del Comune, con due figli ancora piccoli, non c’era ormai più nulla da fare.

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