Cpf 80, calano i ricavi ma aumentano i soci
di Giancarlo Marchesi

La crisi dei consumi al dettaglio si registra anche nel bilanco approvato dai soci della cooperativa Commissionaria popolare familiare 80 (Cpf80) riunitisi in assemblea a Vestone



La Commissionaria popolare familiare 80 (Cpf80), cooperativa operante nel settore della distribuzione organizzata al dettaglio, con unico punto vendita posto sul territorio di Lavenone, lungo la provinciale del Caffaro, ha chiamato i soci ad approvare il bilancio sociale 2015 giovedì scorso, presso l’Auditorium comunale di via Glisenti in Vestone.

Il documento contabile firmato dal presidente uscente, Luigi Bianchi, in linea con quelli dell’ultimo quadriennio, risente in modo evidente tanto del calo dei consumi, legato al momento economico non certo florido attraversato in questa fase dall’alta Valle Sabbia, quanto dall’incremento delle spese di gestione e degli interessi sui prestiti, legati alla nuova struttura di vendita di Lavenone, posta in località Romenase, inaugurata nel 2012: come negli ultimi anni, il risultato economico registra una perdita, che per il 2015 si asseta a 105.341 euro; i ricavi generati dalle vendite si sono fermati a 3.419.254 euro, in calo di oltre il 2%, se confrontati con quelli del bilancio 2014. Le vendite ai soci hanno rappresentato oltre il 91% del totale generale delle vendite.

Questi risultati sono ottenuti, pur con una contrazione dei costi per il personale, attestatisi a 420.404 euro, con un calo di 30.646 euro sul bilancio dello scorso anno, una sostanziale tenuta dei costi di ammortamento (164.245 euro) e una riduzione del peso degli interessi passivi, che toccano il valore di 71.035 euro.

Nel 2015 i soci della Cpf 80 hanno superato la soglia delle 3.000 unità, con un incremento di 52 soci rispetto al 2014. La maggioranza della compagine sociale è residente nei comuni di Vestone, Idro, Casto, Sabbio Chiese e nella zona delle Pertiche, ma non pochi abitano in località della media e bassa Valle Sabbia.


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