«Stava armeggiando col cellulare»
di val.

Una distrazione, a quanto pare, all'origine dell'incidente che ieri pomeriggio ha bloccato per quasi tre ore la tangenziale al confine fra Gavardo e Prevalle



«L'ho vista armeggiare col cellulare, poi deviare all'improvviso e venirmi sotto» questa la dichiarazione del camionista 43enne albanese di una ditta di Gavardo, protagonista suo malgrado di un incidente dalla dinamica terribile, che per come si è svolto ha avuto un epilogo assai fortunato.

L'auto infatti, una Peugeot 2008 condotta da una quarantenne di Roè Volciano, è finita sotto la ruota sinistra del pesante mezzo, un "treassi" Iveco, e dopo essere stata squarciata si è girata su se stessa prima di andare a sbattere contro il guard rail.

Il camion, con la ruota anteriore sinistra divelta, ha sfogato l'inerzia con una parabola curva che l'ha portato ad invadere l'opposta corsia di marcia.
E' andata bene alla Volkswagen "Maggiolino" che viaggiava subito dietro alla Peugeot, sfiorata dal "tre assi" e colpita sul paraurti anteriore solo di striscio dalla Peugeot in pericolosa giravolta.

Alla fine l'unica ad aver avuto bisogno dei soccorsi sanitari è stata la 40enne, ricoverata all'ospedale di Gavardo con un tranquillizzante codice giallo.

L'incidente, come abbiamo prontamente scritto qui su Vallesabbianews, è avvenuto poco prima delle 15 di ieri lungo la 45Bis al confine fra i territori di Gavardo e Prevalle.
Quattro le persone direttamente coinvolte: Il camionista, la 40enne di Roè Volciano, una coppia di trentenni sul "Maggiolino", lei di Muscoline alla guida, lui spagnolo di Malaga.

La Peugeot e la Volkswagen procedevano in direzione di Salò, l'Iveco verso Brescia, lungo un tratto rettilineo della Provinciale.
Ancora la distrazione a causare l'ennesimo incidente su quella strada.

Sul posto sono intervenuti i volontari di Nuvolento e la medicalizzata dal vicino ospedale, la Polstrada di Salò per i rilievi, i vigili del fuoco, gli agenti della Locale di Prevalle e di Muscoline per la gestione del traffico.

Ci sono volute un paio d'ore prima di poter riaprire la strada. Di più perchè il traffico potesse riprendere a scorrere in modo regolare. Nel frattempo le code, soprattutto di mezzi pesanti, impossibilitati a fare manovre, si sono allungate per chilometri in entrambi i sensi di marcia.


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