I like the pike
di Elio Vinati

Il mese scorso ho rispolverato la mia attrezzatura da luccio per affrontare al meglio un'uscita sul lago d'Endine in provincia di Bergamo. Come da regolamento l'apertura delle ostilità all'esocide è prevista per il 31 marzo


A inizio stagione i lucci vanno cercati principalmente vicino a riva, meglio se questa è contraddistinta da una lunga fila di canneto.
Qui i pesci hanno appena terminato la riproduzione e pertanto stazionano ancora in questi ambienti.

Sappiamo che la nostra preda è particolarmente lunatica e difficile da insidiare.
Come tutti i predatori il suo comportamento è influenzato dalla temperatura dell'acqua e dalla pressione atmosferica. Considerato però che in questo periodo i banchi di pesce "foraggio" (di cui il nostro esocide va ghiotto) abitualmente sono ancora rintanati e poco attivi, le chance di cattura aumentano.

La primavera costituisce a mio avviso uno dei momenti più proficui per andare a caccia di lucci.
Che si peschi dalla barca o da terra bisogna "battere" con convinzione ogni metro d'acqua, perchè fino all'ultimo lancio non si può mai sapere cosa accadrà.
Basta veramente poco per cambiare una giornata.

Per esperienza ritengo che non abbia molta rilevanza la tipologia di esca che si va ad impiegare, ma piuttosto la fiducia che si nutre in essa. Crederci ad ogni giro del nostro mulinello: la pesca al luccio è un atto di fede.

In questa specifica sessione di pesca i nostri artificiali hanno sondato dettagliatamente una zona dove in precedenza abbiamo visto catturare un luccio di buone dimensioni.
L'intuizione deriva dal fatto che, essendo appena terminata la "frega" si suppone che nelle vicinanze ve ne siano sicuramente altri.

L'acuto spirito di osservazione
ha portato i suoi frutti: un bel pike di 70 cm da me guadinato ma combattuto alacremente dal mio amico Cristian. Forse la prossima volta si invertiranno le parti...

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