L'aromaterapia
di Carlo De Paoli

L'aromaterapia può essere considerata un ramo della fitoterapia che usa gli oli essenziali, ossia le sostanze volatili e fortemente odoranti delle piante. Ce ne parla il dottor Carlo De Paoli, farmacista a Villanuova sul Clisi


Il termine aromaterapia, secondo la definizione francese, non identifica esclusivamente l'utilizzo olfattivo degli oli essenziali, bensì comprende tutte le applicazioni: topica (gel, unguenti, creme, dentifrici, collutori), inalatoria, orale (capsule, gocce, spray), vaginale (ovuli, creme), rettale (supposte, clismi), nasale (spray).

L'aumento delle patologie croniche, le continue emergenze infettive con fenomeni associati di farmaco-resistenza in medicina umana e veterinaria, la progressiva penuria di farmaci, soprattutto antimicrobici, lo scarso coinvolgimento delle grandi industrie nei farmaci orfani, l'incremento di allergie e reazioni farmacologiche dannose inattese, spingono sempre più il mondo scientifico alla ricerca di nuove classi di molecole sicure ed efficaci nel campo del naturale.

Poiché però tutto ciò che è naturale non è sempre innocuo, bisognerà sempre valutare anche l'efficacia e la sicurezza degli stessi oli essenziali e/o dei vari componenti del fitocomplesso e le loro interazioni (sinergie o antagonismo), approntando uno studio sperimentale accurato, con rigoroso metodo scientifico, allo scopo di dare sempre più garanzie al paziente nell’ottica del raggiungimento della salute.

L’uso degli oli essenziali in medicina trova, oggi, un razionale impiego in tante situazioni cliniche e in particolare nelle dermatopatie di varia eziologia, in affezioni delle vie respiratorie batteriche e virali (con attività di modificazione delle secrezioni e azione antiflogistica, antisettico-balsamica e antispasmodica), nelle malattie dell’apparato gastro-intestinale (dal meteorismo al colon irritabile, fino alle infezioni intestinali e al trattamento dei parassiti intestinali), nelle patologie batteriche urinarie, in genere anche in altre malattie infettive microbiche e/o micotiche, e inoltre nelle reumoartropatie.

L’aromaterapia trova poi spunto anche in malattie di ambito specialistico, approcciabili talvolta in fase iniziale dallo stesso Medico curante, come in neurologia (crisi d’ansia, insonnia) e in ambito ginecologico (vaginosi e vaginiti).
Come detto l’uso di questi preziosi estratti può essere altresì proposto ad integrazione della terapia medica convenzionale, secondo criteri di sinergia farmacologica ed efficacia. Il meccanismo di azione (battericida e talvolta batteriostatico) degli oli essenziali è simile, in fondo, a quello degli antibiotici, ma essi agiscono anche mediante differenti mezzi poiché influenzano l’ambiente biologico, ostacolando la sopravvivenza dei microrganismi e rinforzando le difese immunitarie, non deteriorando quasi mai la flora batterica intestinale.

In aggiunta, alcuni oli essenziali possiedono un’azione locale su mucosa gastrica, epitelio urinario e mucose genitali o possono essere usati come rimedi locali per la decolonizzazione di ceppi di stafilococchi resistenti ai comuni antibiotici.
Ciò vale anche nelle frequenti forme di vaginosi e vaginiti, dove una terapia naturale con fitocomplessi e cicli di oli essenziali tipizzati e puri, in preparazioni ginecologiche (candelette, ovuli, creme, lavande vaginali), spesso è sufficiente per il controllo clinico di queste patologie fastidiose e recidivante in tante donne.

L’attività antimicrobica degli oli essenziali può essere misurata oggi attraverso procedure eseguite in laboratori specializzati:  l’aromatogramma consiste nell'accostare in laboratorio con tecnica in vitro, in un terreno di cultura predeterminato, specie batteriche responsabili di un certo numero di patologie con quegli oli essenziali che l'esperienza maturata indica come i potenzialmente più efficaci nella loro azione battericida.
In questo modo è possibile confrontare i poteri battericidi di diversi tipi di oli essenziali nei confronti di una determinata specie batterica, in modo da stabilire con precisione assoluta quale olio essenziale possa essere il più efficace a debellare l'infezione operata da quel dato microorganismo nel terreno biologico del paziente.

L'esecuzione dell'aromatogramma
deve essere garantita da tecnici di laboratorio che devono possedere consolidate conoscenze di tutti gli aspetti legati alle caratteristiche chimico-fisiche degli oli essenziali.
Spesso laboratori che eseguono l'aromatogramma sottovalutano lavariabilità della composizione chimica degli oli essenziali che invece è determinante nel comportamento antimicrobico.
Nel caso degli oli essenziali, la qualità deve essere veramente essenziale. I vegetali producono sostanze aromatiche, ed è infinito il numero delle varianti, in rapporto alla specie, al genere ed alla varietà della pianta, all'altitudine, alla composizione e all'esposizione del luogo dove cresce, agli agenti atmosferici, al clima.

C'è un altro aspetto molto importante:
il ciclo vitale della pianta. Con il termine "momento balsamico" si indica il periodo in cui c'è maggiore concentrazione dei principi odorosi. Questo particolare momento può variare in relazione alle diverse parti della pianta (per esempio foglie e fiori) o anche a seconda del giorno e dell'ora.
Piante coltivate in terreni concimati con prodotti chimici, in contesti inquinati, in presenza di falde acquifere ricche di sostanze tossiche, lo stoccaggio prolungato del raccolto prima della distillazione e le condizioni dello stesso (esposizione alla luce del sole ed eccesso di umidità, variano profondamente i contenuti di alcune molecole fragili), le modalità di estrazione delle essenze velocizzate per contenere i costi, l'accuratezza della purificazione, la conservazione dell'essenza inappropriata in quanto esposta alla luce, al calore e all'aria e all'umidità, contribuiscono a rendere il prodotto meno efficace e a volte pericoloso per la salute.

Se si considerano tutti questi aspetti, a quante persone partecipano alla realizzazione di un'essenza aromatica e il tempo che trascorre dalla semina della pianta all'utilizzo del suo olio essenziale, ci si rende conto che la tutela della qualità non è cosa facile e scontata, soprattutto per chi non ha conoscenze profonde, passione ed etica e non si pone il problema di offrire un prodotto efficace e sicuro.

Ogni olio essenziale deve possedere un'analisi appropriata e il campione utilizzato per l'aromatogramma deve appartenere allo stesso lotto di essenze aromatiche utilizzato per la produzione del prodotto terapeutico nelle adeguate forme farmaceutiche.
La realizzazione della forma farmaceutica con la composizione in olii essenziali ricavata dall’aromatogramma deve essere affidata al farmacista, l’unico professionista abilitato ad allestire le varie forme farmaceutiche secondo i dosaggi individuati dal medico e del tutto personalizzati.
Posologia e durata dei cicli terapeutici, controllo di esami ematochimici, esperienza clinica e conoscenza del paziente, rappresentano poi i capisaldi del protocollo aromatologico.

L’uso razionale e scientifico degli oli essenziali necessita, pertanto, di rigore clinico, cautela, tanto buon senso e metodologia, esclusivamente all’interno di uno stretto legame tra il Medico esperto, il Microbiologo e il Farmacista che è in prima persona responsabile della idonea preparazione, del buon acquisto e della buona conservazione delle sostanze utilizzate.

La Farmacia Salvo de Paoli non solo ha l’esperienza decennale per poter allestire preparazioni di qualità, ma è in grado di indirizzare i pazienti presso laboratori specializzati in grado di effettuare l’aromatogramma sul campione biologico.

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