Vobarno, si spacca la maggioranza
Un Consiglio convocato d'urgenza e la maggioranza che, sia sul merito sia nel metodo, perde i pezzi. La minoranza ci scrive



Buongiorno Direttore,
Le scriviamo per chiederle di rendere noto cosa è accaduto in occasione del Consiglio comunale che si è svolto venerdì 8 aprile a Vobarno, convocato d'urgenza con solo 24 ore di preavviso.

Questa procedura è prevista dal regolamento ed è chiaramente motivata quando vi sia l’esigenza dell’esame immediato di determinati affari che se non affrontati tempestivamente possono comportare danno o pregiudizio per i cittadini.

Niente di tutto questo.
L'urgenza era determinata dalla definizione di una convenzione con il comune di Gavardo per la gestione associata degli acquisti di lavori, beni e servizi di valore superiore a  40.000 euro, che in base alle nuove normative non possono essere più fatti singolarmente dai comuni che non siano capoluogo di provincia.

Per inciso il Consiglio Comunale di Gavardo ha deliberato in materia il 16 marzo u.s.
Perchè la Giunta di Vobarno ha tenuto all'oscuro il Consiglio fino all'ultimo minuto per poi fare una convocazione d'urgenza?
Forse perché si vuole inaugurare un nuovo metodo che è quello dell'urgenza per impedire alla minoranza di documentarsi e approfondire i problemi? Sarebbe un vulnus democratico inaccettabile e che impediremo.

Ma la gatta frettolosa ha partorito micini ciechi.

Stavolta l'arroganza del vice sindaco non ha avuto buon esito.
Infatti alla nostra richiesta di rinvio del Consiglio per consentirci almeno di leggere la bozza di convenzione, si è aggiunta anche quella dei rappresentanti della Lega, con la sorprendente motivazione che anche loro non ne sapevano nulla.

Questa è stata la prima spaccatura.
La protervia non si è fermata, e pur in presenza di una evidente crisi di una maggioranza che perde pezzi si è voluto continuare la seduta dopo un voto risicato di 6 a 5.

Nel merito il vice sindaco ha spiegato che le ragioni di questa scelta sono improntate al risparmio, la Comunità montana ha costi più elevati, e alla velocizzazione delle decisioni.

L'urgenza invece è stata spiegata dal vice-sindaco come necessità di fare “UN FAVORE” al sindaco di Gavardo.
Favore non meglio specificato.

Le nostre argomentazioni sono state:

- perchè fare una convenzione tra due comuni quando lo stesso servizio può essere offerto dalla Comunità Montana?
- Vobarno versa quote alla comunità montana per garantire servizi sovracomunali e se qualcosa non funziona la scelta è semmai di aprire in quella sede una discussione su ruolo, compiti, organizzazione e risorse disponibili.
- se comuni come Vobarno e Gavardo (che rappresentano circa la metà dei cittadini valsabbini)  fanno scelte  che indeboliscono nei fatti la solidarietà e le sinergie indispensabili tra tutti gli enti locali, si evidenzia lo svuotamento di ruolo e poteri di Comunità Montana.
- Questa discussione va fatta alla luce del sole e non con le procedure d'urgenza.

Abbiamo chiesto ai consiglieri della Lega cosa ne pensassero visto che il Presidente della CMVS è un loro autorevole esponente.
Anche su queste argomentazioni la Lega ha condiviso la nostra valutazione e quindi ha riconfermato il voto contrario alla scelta della Giunta.
La maggioranza è spaccata un'altra volta

Infine è illusorio e ingannevole pensare che nelle condizioni di oggi ogni Comune possa tornare al fai da te.
Doppioni di funzioni, dimensioni territoriali e abitative impongono una logica di sempre maggiori sinergie, solidarietà e semplificazione amministrative.

Forse sarebbe anche maturo un confronto sulla riduzione del numero dei comuni per ridurre le spese e migliorare i servizi ai cittadini come già il Trentino ha fatto.

Gruppo Consiliare
Insieme per Vobarno
(Barbiani-Albertini-Cadenelli)

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