Paese che vai, campana che trovi
di Marisa Viviani

Sono tre i campanili principali dei tre borghi che costituiscono il comune di Botticino: Mattina, Sera e San Gallo, ciascuno con la propria chiesa e il proprio campanile; e le proprie campane


Così, per raccontarne la storia e fissarne la memoria che altrimenti andrebbero perdute, il maestro campanaro Avelino Busi con il maestro e storico Fabio Secondi si sono lanciati nell'impresa, oggi non facile, di farci un libro.

E ci sono riusciti, grazie al sostegno dell'Unità Pastorale "Sant'Arcangelo Tadini"- Parrocchie di Botticino, del Comune di Botticino, di Banca Valsabbina. Infatti è stato pubblicato il libro "Sui campanili di Botticino", presentato nelle scorse settimane nelle tre frazioni, alla presenza dei curatori Avelino Busi e Fabio Secondi, del parroco don Raffaele Lancini, dell'Assessore alla Cultura Giorgio Maghella, di un rappresentante della Banca Valsabbina, di Giacomo Rossi referente per il "Comitato per la Torre", e altri collaboratori alla ricerca svolta.

Si tratta di un volume piccolo, ma densissimo di riferimenti storici, testimonianze, ricordi, informazioni tecniche, annotazioni liriche su campanili e campane botticinesi, specifico della propria comunità, ma che tanto ha in comune con l'antico e complesso mondo campanario che unifica la nostra realtà italiana. Se il sottotitolo del libro è infatti "Le campane botticinesi simbolo della comunità", in tante vicende e tradizioni si ritrova un'unica, generale storia di attaccamento al proprio paese e al proprio campanile, fatto di affetti, fede, senso civico, ricordi, consuetudini che lega luoghi diversi, vicini e lontani.

La presenza delle campane in ogni città, paese, piccolo o grande borgo italiano ha testimoniato fino al recente passato non solo la devozione religiosa, ma anche il legame con la propria comunità., fisicamente rappresentato dal campanile e dal suono delle campane che scandiva i tempi della fede e della vita civile. Non è un caso infatti che durante la presentazione del libro, il pubblico presente si sia riconosciuto nelle varie vicende, ricordi, tradizioni che un tempo costituivano la rete di rapporti tra i membri della comunità, mediati dalla voce delle proprie campane: annuncio delle funzioni religiose, dei tempi della preghiera e del lavoro, del risveglio e del riposo, delle festività, dell'inizio delle lezioni scolastiche, e poi la convocazione di assemblee, il pagamento delle tasse, le nascite e le morti, l'incombere di calamità naturali, di pericoli, o la fine degli stessi.

Il suono delle campane parlava a tutta la sua gente e ciò che è restato nel ricordo di chi tali vicende ha vissuto, rappresenta oggi la memoria storica di una comunità. Il valore di quel progetto, fortemente voluto dal maestro campanaro Avelino Busi, sta tutto nella conoscenza della storia di un comune, che è fatta di fatica, di impegno, di tenace volontà, di fede e di appartenenza civica, e di persone reali che vissero la grande stagione dell'arte campanaria, che aveva contribuito a creare il senso di appartenenza degli abitanti al proprio paese.

I campanili hanno una loro storia, che riflette anche nelle piccole comunità le grandiose storie di vita e cultura del nostro Paese, e ripercorrerle serve a trovare il filo conduttore che lega il passato al nostro futuro. Memoria storica per recuperare le nostre radici, è stato detto, e soprattutto per scoprire quella idealità che ha guidato i nostri predecessori in imprese durissime in tempi di grande povertà per la maggior parte della popolazione, come era l'edificazione di campanili e l'acquisto di interi concerti di campane.

"A spese del popolo" sta scritto sul campanile di Mattina, che oggi può fregiarsi di un'opera monumentale bellissima, completamente edificata nel prezioso marmo di Botticino, che è storia viva di quella comunità e sudore e sangue della sua popolazione. Come anche testimonia il campanile di San Gallo, che un secolo fa tutta la sua gente rialzò di ben dieci metri, raccogliendo pietre per la montagna, lavorando gratis la domenica, versando mensilmente un contributo in denaro per sostenere le spese delle opere e l'acquisto di un nuovo concerto di cinque campane. E così come nel 1822 si impegnarono a sottoscrivere 155 capifamiglia di Sera per il rialzamento della torre campanaria, pur nelle più marcate disparità economiche, che in passato evidenziavano fortemente il diffuso stato di povertà e indigenza che caratterizzava la popolazione.

Oggi i tre campanili e i tre concerti campanari si ergono ancora ad attestare l'orgoglioso attaccamento ai simboli della propria comunità delle genti che li edificarono a prezzo di grandissimi sacrifici. Nella realtà attuale il loro significato si sta però esaurendo, non solo per le trasformazioni sociologiche e culturali intervenute, ma soprattutto per una perdita di riferimenti identitari e di valori primari a guida della propria presenza nel mondo.

Opere come il libro "Sui campanili di Botticino" servono allora a ricostruire la propria storia e a richiamare tutti ad una maggiore attenzione per il proprio paese; lo sguardo sul passato ci mostra infatti una grande determinazione e capacità di impegno personale e sociale di uomini e donne che versavano in gran parte nella povertà. Oggi, pur nella crisi economica, permane un benessere diffuso che non consente nemmeno di reperire le risorse per i necessari interventi di restauro a quei monumenti costati tanti sacrifici ai nostri avi; il Comitato per la Torre, costituito già da alcuni anni per portare a compimento il restauro del campanile di Mattina, stenta infatti a trovare i fondi per i progetti tecnici e le opere future. Un appello, rivolto a tutta la cittadinanza botticinese dal Comitato, considera così l'adesione al progetto per il restauro della torre un impegno civico che aiuterà a conservare l'identità e la cultura della comunità.

Nel frattempo, la pubblicazione del libro contribuirà a muovere interesse per la storia dei campanili botticinesi e delle sue campane, e auspicabilmente a raccogliere fondi per il loro restauro. E facendo il verso ad un noto proverbio, se son campane suoneranno!

Il libro sui campanili di Botticino è reperibile presso le parrocchie di Botticino. Per informazioni relative al Comitato per la Torre cell. 349/4552080


Nelle foto di Luciano Saia:
- Il campanile marmoreo di Botticino Mattina
- L'iscrizione "A spese del Popolo" posta sulla torre
- Il progetto architettonico del 1845
160409_Botticino_campanile.jpg 160409_Botticino_campanile.jpg 160409_Botticino_campanile.jpg