Fario di primavera
di Elio Vinati

Le temperature gradevoli e le belle giornate che hanno caratterizzato gli ultimi fine settimana non costituiscono un toccasana solo per noi, ma anche per i nostri amici pinnuti


La primavera, infatti, rappresenta uno dei periodi migliori per insidiare i predatori. Dopo il lungo tepore invernale i fiumi letteralmente si risvegliano, l'intero ecosistema si rimette in moto e di conseguenza anche le trote. In particolare le prime ad attivarsi spesso sono gli esemplari di buona taglia che, dopo le fatiche del periodo riproduttivo, hanno bisogno di reintegrare le proprie energie.

Un'altra ragione che mi induce a sostenere che marzo e aprile siano tra i mesi più proficui è il fatto che i salmonidi sono meno sospettosi, poco smaliziati e meno timorosi. L'assenza di pressione piscatoria durante i mesi invernali influisce sul comportamento delle trote.

Grazie a tutti questi fattori, qualche sabato fa, in un magnifico torrente che scorre, in quella zona, tra i 600 e 700 metri di altitudine, ho catturato una splendida fario di 35 cm a spinning. Come esca ho utilizzato un classico "cucchiaio" del nr. 3 dorato con i pallini rossi, ben manovrato in una corrente al termine di una grossa buca.

La botta è stata violenta e potente costringendomi a un difficile recupero e a un combattimento esaltante. I colori della livrea parlano da soli. Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro, la bellezza non necessita di traduttori. Non hanno sfigurato neppure le successive catture seppur di taglia più modesta.

Catture di questa portata sullo sfondo delle vette ancora colme di neve resteranno per sempre impresse nella mia memoria.

Benedetta primavera...
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