Pesce d'aprile
di a.p.

Non passa anno che a Storo il tradizionale “pesce d’aprile” non riservi qualche sorpresa...


In passato a far parlare a lungo era stata la mega fattoria di Lodrone nella cui area si erano collocate mucche di cartapesta di dimensione reali. Quelle bovine avevano infastidito il proprietario di Darzo che in casa non aveva nemmeno ovaiole o animali da cortile. Motivo del contendere allora era quella costruzione che di cascinale non aveva proprio niente ma sola la licenza utile ad edificare.

Poi era stata la volta delle rotatorie sia di Storo che di Condino all’interno delle quali si era ricorsi ai detti di una volta.

Quest’anno in piazza Unità d’Italia a Storo, anche se con qualche ora di ritardo sul previsto a causa il tardivo arrivo dei quotidiani, da Gemma al Marenar, bar edicola, all’esterno, sulle locandine dei giornali che pubblicizzano la cronaca del giorno, è apparsa la notizia “farlocca” del divieto di allevare polli e di smantellare gli allevamenti avicoli.

Nella zona di Ca Rossa, davanti al centro commerciale Poli, è stato appeso uno striscione siglato Pro loco di Storo con il quale l’ente turistico si scusava su una mancata cena a base di pesce.

Poco più in là, sono state messe delle strisce sul conteso marciapiede tra la proprietà confinante e il comune.
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