«Èl pà del Venerdé Sant»
di Cesare Fumana

Sarà perpetuata anche quest’anno a Serle l’antica tradizione di donare pane e candele a tutte le famiglie del paese prima della festa di Pasqua


I riti della Settimana entrano nel vivo da oggi, Giovedì Santo, con l’inizio del Triduo Pasquale. Oltre alle solenni funzioni religiose, ci sono tradizioni che segnano questi giorni che portano alla festa di Pasqua.

Una di queste perdura da secoli a Serle, dove anche quest’anno, per iniziativa della Pro loco e della parrocchia, si rinnova la tradizione del “Pà del Venerdé Sant”.

Nella casa museo di don Pietro Boifava, precisamente nel “löc”, ovvero nel cortile, il parroco di Serle, don Giuseppe Farinelli, benedirà il pane e le candele che saranno poi distribuite da due figuranti in costume a tutte le famiglie del paese.

Questa usanza risale al Seicento, quando un facoltoso mercante del paese, tal Girolamo Tonolino, nel 1648 fece un lascito affinché ogni famiglia serlese ricevesse almeno una volta l’anno un pane per il sostentamento e una candela per l’illuminazione. I due elementi assumono anche un significato religioso in corrispondenza delle feste pasquali.

Questa tradizione è particolarmente sentita da tutti gli abitanti del paese che numerosi partecipano a questa significativa cerimonia per ricevere il duplice dono. A tal punto che vi sono alcuni che mantengono la residenza apposta per poter ricevere il pane del Venerdì Santo, che anticamente veniva spezzato alle tre del pomeriggio, nel momento in cui la Chiesa ricorda la morte di Cristo in croce, e conservato fino alla domenica per consumarlo durante il pranzo di Pasqua. Per gli abitanti della frazione Castello, quella più periferica e con un dialetto più bassaiolo che serlese, è stato coniato addirittura un proverbio: “Son di Castello e me ne vanto, son di Serle solo il Venerdì Santo”.

Il pane sarà offerto dai due fornai del paese, mentre le candele saranno offerte dal Comune. Questa antica tradizione si è perpetuata nei secoli, con un’unica eccezione in due anni durante la seconda guerra mondiale, per la scarsità della materia prima.

Così sarà, a partire dalle 9.30, anche questo venerdì, con la distribuzione del pane e delle candele che proseguirà fino a mezzogiorno.

Per il 2018, per il 370° di creazione del lascito, la Pro loco sta pensando a un’edizione particolare della cerimonia.
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