Genio e memoria
di Laura

Dal 23 marzo, nella ricorrenza del primo centenario di morte, il Palazzo Reale di Milano ospita la mostra di Umberto Boccioni



Nella ricorrenza del primo centenario della morte di Umberto Boccioni (1882-1916), il Comune di Milano intende celebrare la personalità dell’artista con una mostra di studio che ne evidenzi, alla luce anche di nuovi documenti, il percorso artistico e la levatura internazionale con particolare riguardo per la sua attività milanese, attraverso soprattutto la valorizzazione delle numerose opere conservate nei musei cittadini.
La mostra presenta circa 300 opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti ed è sostenuta da prestiti e collaborazioni di importanti istituzioni museali e collezioni private italiane e straniere.
 
 Si tratta di una mostra di studio ricca di novità documentarie, concepita con un inedito taglio critico che intende offrire agli specialisti come al pubblico più vasto un percorso estremamente selettivo rivolto a far emergere le memorie e le fonti visive di Boccioni.

 Il percorso, sviluppato in ordine cronologico, è suddiviso in due ampie sezioni:
- Il giovane Boccioni (1906-1910);
- Boccioni futurista: pratica e teoria (1911-1916).

Il giovane Boccioni (1906-1910)
 La mostra prende avvio dall’Autoritratto di Giacomo Balla datato 1902, dipinto che Boccioni eseguì a Roma mentre era allievo di Balla.
 Il percorso si sviluppa seguendo le influenze delle diverse correnti figurative, con le prime prove nell’ambito del futurismo ancora profondamente legate alle esperienze del divisionismo e dell’espressionismo.
Alle prove artistiche, ai tre diari giovanili e alla documentazione, è affiancato un nuovo strumento, un album illustrato riscoperto nella Biblioteca Civica di Verona, costituito da una raccolta di immagini di opere d’arte composte su venti grandi cartelle, grazie al quale è possibile approfondire ulteriormente i rapporti di Boccioni con i suoi referenti visivi nonché il metodo, le intuizioni e gli sviluppi del suo lavoro artistico.
 
Boccioni futurista: pratica e teoria (1911-1916)
 Seguendo il filo conduttore dei nuclei tematici, la seconda sezione apre con il dipinto Forze di una strada del City Museum of Art di Osaka e prosegue considerando le tappe segnate da soggetti come Antigrazioso, Materia, il Dinamismo di un Ciclista, Cavallo + case + cavaliere, la serie dei Dinamismi di un corpo umano e la ritrattistica matura, nella quale si impone con autorevolezza la nuova direzione espressiva a cui Boccioni si era rivolto poco prima della scomparsa prematura: un ritorno alla figuratività pregno di originali riflessi della lezione cézanniana e cubista.

Info e costi
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