Servizio idrico, Gavardo si affida al gestore unico
di Redazione

Dopo un dibattito in consiglio, dove si sono scontrate diverse posizioni, è stata approvata l’adesione al gestore unico del Servizio idrico integrato dell’acqua


Il Comune di Gavardo è uno dei primi ad approvare l’adesione al gestore unico del Servizio idrico integrato dell’acqua.

Nell’ottobre scorso, l’assemblea dei sindaci della Provincia di Brescia ha approvato a maggioranza la nascita di una società mista, che per il 55% sarà pubblica e per il 45% privata, per la gestione del servizio idrico integrato nell’intero Ato provinciale.

Il sindaco Emanuele Vezzola, nel corso del consiglio comunale del 16 marzo, ha esposto il percorso, svoltosi in seno agli organi della Provincia di Brescia, che ha portato alla decisione in esame.

Ha illustrato che ha votato a favore della proposta circa 1'87% dei comuni che hanno partecipato all'assemblea dei sindaci. Ha poi spiegato che il servizio idrico integrato sarà inizialmente gestito da una società, di nuova costituzione, interamente pubblica che, in una seconda fase entro il 2018, cederà il 49% del proprio capitale a privati, scelti con procedura ad evidenza pubblica.

Il consigliere Silvio Lauro, della minoranza di Gavardo in movimento, si è detto assolutamente contrario all'accordo oggetto di deliberazione, in quanto giudica il modello gestionale scelto per il servizio idrico non rispettoso dell'esito del referendum del giugno 2011.
"La società mista, pubblico-privato, non può essere rispettosa della volontà popolare che si è espressa con il referendum, perché non può esistere un imprenditore privato che partecipando alla società non voglia fare utili".

Vezzola ha inoltre riferito che nel corso delle riunioni svoltesi in Provincia è stato spiegato, e motivato, che il modello gestionale della società mista è la soluzione più adatta alla gestione del servizio. Ricorda che, in ogni caso, le tariffe dell'acqua e della depurazione saranno determinate da una autorità nazionale terza rispetto alla società.

Per la consigliera Manuela Maioli, di Gavardo rinasce, l’argomento avrebbe meritato un’attenzione ben superiore e non di essere discusso "frettolosamente in un consiglio convocato d'urgenza". Ha evidenziato come l'amministrazione non abbia condiviso, preventivamente, con il consiglio le decisioni assunte dal Sindaco nell'assemblea provinciale. Si è poi chiesto, polemicamente, se il comune di Gavardo sia stato in grado di "far sentire la propria voce" durante il percorso politico che ha portato alla scelta della società mista. Anche lei giudica il modello della società mista non rispettoso della volontà popolare determinatasi con il referendum del 2011. Ritiene che sul tema della gestione dell'acqua la politica locale, tutta, si stia dimostrando non lungimirante ed incapace.

Vezzola ha difeso la scelta della società mista, ricordarndo che la decisione ha ottenuto un largo consenso trasversale in assemblea provinciale ed ha sottolineat che il presidente della Provincia, Mottinelli, la Presidente dell'ATO, Gerardini, ed il consigliere provinciale delegato sul tema del servizio idrico, Gussago, appartengono tutti al Partito Democratico.

Il sindaco ha confermato la scelta ed ha evidenziato che, approvando l'accordo e quindi la costituzione del Comitato, è più probabile che il territorio della Valle Sabbia possa essere rappresentato in seno al Comitato stesso per poter far valere le proprie ragioni. 
0630GavardoMunicipio.jpg