Ancora rischio cinghiali sulla 237
di Aldo Pasquazzo

Ancora un incidente sulla statale fra Condino e Storo causato da un cinghiale. Per la Forestale sono almeno un centinaio gli esemplari in zona. Il loro abbattimento non ha limiti


Un cinghiale, del peso di oltre un quintale, ha urtato mortalmente una vettura. Nello sconquasso l’Alfa, condotta da Filippo Pizzini, di Condino, fortunatamente uscito illeso, ha riportato danni per circa 7mila euro. La parte anteriore  destra del mezzo risulta accartocciata, con danni pure alle  ruote.

Potrà sembrare non vero, ma anche stavolta l’inconveniente si è verificato all’altezza dell’area di servizio dei Leotti, lungo la statale 237 del Caffaro, tra Condino e Storo.

Erano circa le 21 di ieri l’altro, quando il Pizzini viaggiava in direzione di casa, ma una volta giunto alle Staiade, ecco l’urto con relativo sbandamento. Il conducente, comunque, è riuscito a tenere in carreggiata il mezzo considerato, evitando scontri con altre vetture, visto che lungo tale tratta il traffico di solito scorre a velocità sostenuta.

Ma sulla questione cinghiali c’è chi avanza considerazioni e auspica interventi.

“Sarebbe il caso di prendere dei provvedimenti – sottolinea l’ex sindaco di Castel Condino Maurizio Tarolli – considerato che dall’altezza della centrale idroelettrica di Cimego sino a Storo il rischio cinghiali è ripetutamente costante. Noi come amministrazione comunale  sulla questione  pericolo e danni da cinghiali non più tardi di ieri abbiamo di nuovo inviato un’altra informativa alla Forestale di Tione”.

 “Il problema lo conosciamo sin troppo bene – risponde Giacomo Antolini, dirigente del Servizio Forestale di Tione –.  Comunque nella sola zona del Chiese di esemplari di maiale selvatico se ne contano almeno un centinaio. Dirò di più: anche in questo momento l’abbattimento  di cinghiali da parte dei cacciatori non ha veti né limiti”.

In foto l'auto con i danni causati dall'urto col cinghiale
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