La Vecchia di mezza Quaresima
di Tatiana Mora

Per allontanare la brutta stagione e canzonare personaggi pubblici poco graditi, a metà Quaresima, era usanza bruciare la Vecchia


Si creava un fantoccio buffo raffigurante una vecchia e, posto su cumulo di rami secchi, lo si bruciava.
Si trattava di un rito propiziatorio e la Vecchia rappresentava la fine dell'inverno e la rinascita, l'inizio di un qualcosa di nuovo e migliore.

Ancora oggi si tramanda questa tradizione e, in alcuni paesi, il rogo finale è preceduto da un processo nel quale vari attori accusano, in modo divertente, la Vecchia impersonata da una donna o da un uomo che indossa una maschera e una veste fatta di stracci.

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