Medici volontari in Senegal
di Redazione

Partiranno sabato prossimo, 5 marzo, da Concesio, Muscoline e Toscolano Maderno. Destinazione l'ospedale di Kanel, nella regione di Matam, in Senegal, per avviare una nuova sala operatoria donata dall'Unicef quattro anni fa



Sono il medico di chirurgia generale e vascolare Paolo Bertoloni di Muscoline, il medico di medicina d'urgenza Marlene Alberti di Concesio, l'infermiera di "area critica" Maria Grazia Cavesti di Toscolano Maderno, il "nurse" di anestesia Alessandro Fioravante Bussi anche lui di Toscolano Maderno. I primi tre lavorano al Civile, l'ultimo all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona).
Appartengono al gruppo Volontari nel Mondo di Brescia.

Il progetto prevede il loro rientro dal Paese africano il prissimo 13 marzo.
Obiettivo, su richiesta delle autorità locali della comunità rurale di Kanel in Senegal (Prefetto, Sindaco, Responsabile struttura ospedaliera e referente della comunità), quello di "valutare" il blocco operatorio della struttura donata dall'UNICEF e già ultimata a Kanel e capire se è possibile attivarla.

I quattro insomma dovranno analizzare tutta l'attrezzatura presente, oltre allo strumentario chirurgico ed elettronico. in modo da capire se sono ancora funzionanti e in buono stato.
Sarà dunque stilato un elenco del materiale presente e di quello ancora da reperire con una successiva valutazione dei costi.

A sostenere il progetto c'è l'Associazione NOHA e UNICEF Comitato di Brescia
; poiché l'attivazione del blocco operatorio in un'area rurale dove la più vicina struttura ospedaliera con tale servizio dista a più di 90km di strada e non è certamente una delle più efficienti, è di estrema importanza.

«L'attivazione del blocco operatorio di Kanel andrebbe a migliorare le prospettive di vita di innumerevoli persone in quanto le patologie maggiormente presenti, da noi riscontrate durante una precedente missione del 2014 - fanno sapere i volontari -. Patologie che vanno (in ordine decrescente) dal campo ostetrico e ginecologico a quello di chirurgia generale, ortopedico, urologico ed oculistico».

160228_bussi.jpg