Ryan McGinley e Rashid Johnson a Bergamo
di Laura

Al GAMeC di Bergamo, dal 19 febbraio due mostre monografiche. Due artisti americani, newyorchesi d’adozione



La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, presenta due prime personali di due artisti americani, mai esposti in un’istituzione italiana.

"The four seasons" è la mostra di Ryan McGinley (Ramsey, 1977; vive a New York), la prima che la GAMeC dedica a un giovane fotografo del panorama internazionale.
McGinley è considerato uno dei più importanti e influenti artisti contemporanei
Cresciuto prima nel New Jersey e poi nell’East Village newyorkese all’interno di quella inarrestabile comunità underground di graffitari, skateboarders e artisti, ha immortalato questo gruppo di ragazzi, nei loro eccessi e nell’irrequietudine delle loro vite, facendolo diventare il primo soggetto del suo lavoro, concretizzato nella prima pubblicazione dal titolo The Kids Are Alright (1999).
L’opera di Ryan McGinley è testimone e portavoce della sottocultura degli anni Novanta, poi esplosa in modo definitivo nel nuovo millennio; le sue fotografie digitali ruotano attorno alle tematiche della giovinezza, della libertà, dell’edonismo, degli eccessi, dello spirito vitale e del rapporto tra uomo e natura. Sono opere ricche di forza, attrazione e fascinazione la cui carica energetica si diffonde nei luoghi in cui le figure sono immerse.

 L'altra mostra dal titolo "Reasons" è dedicata all’artista afro-americano Rashid Johnson (Chicago, 1977; vive a New York).
Per Rashid Johnson “l’artista è un viaggiatore nel tempo" e il suo lavoro è descritto “come un mezzo o un portale per riscrivere la storia in modo efficace, non come una revisione, ma come un lavoro di finzione”.
L'artista , con le sue opere e i materiali utilizzati vuole evidenziare una grammatica sgrammaticata, racconto senza fine, sintesi di contraddizioni.
Trova una prima applicazione nella diversità dei media e dei materiali presentati in mostra, divenuti una firma e una porta d’accesso privilegiata al mondo dell’artista: sculture, dipinti, installazioni e video in cui ricorrono elementi caratteristici quali il sapone nero, la cera, le piastrelle in ceramica, la carta da parati, gli spray smaltati e ancora libri, vinili, gusci d’ostrica, burro di Karité, ferro, piante.

Entrambe le mostre saranno aperte al pubblico fino al 15 maggio 2016. Per info tabella mostre
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